Pagina:Poemi conviviali (1905).djvu/31

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IL CIECO DI CHIO




    O Deliàs, o gracile rampollo
di palma, ai piedi sorto su del Cyntho,
alla corrente del canoro Inopo;
figlia di Palma; di qual dono io mai
5posso bearti il giovanetto cuore?
Ché all’invito de’ giovani scotendo
gl’indifferenti riccioli del capo,
gioia t’hai fatto del vegliardo grigio
cui poter falla e desiderio avanza.
10E lui su le tue lievi orme adducevi
all’opaca radura ed al giaciglio
delle stridule foglie, in mezzo ai pini
sonanti un fresco brulichìo di pioggia
presso la salsa musica del mare.
15Nè già la bianca tua beltà celasti
a gli occhi della sua memore mano:
non vista ad altri, che a lui cieco e, forse,
al solitario tacito alcïone.


     O Deliàs, e già finì la gara
20de’ tunicati Iàoni: già tace