Pagina:Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi tra le pastorelle arcadi Lesbia Cidonia, 1820.djvu/226

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Con disardorne e languide
     Note Paolina intanto
     Risponde, e l’accompagnano
     16Sospir, singhiozzi e pianto.

Tu sei lontano; i facili
     Versi già lungi a volo
     Da me fuggirò, e squallido
     20Sol mi persegue il duolo,

E de l’amata cetera
     Scuoto le corde invano,
     Che di obbedir ricusano
     24Alla tremante mano.

Tu sei lontan; nè ascoltano
     Da me più che lamenti
     I colli che soleano
     28Ridir miei lieti accenti;

E in me più non ravvisano
     Le Ninfe, ed i pastori
     Colei che in suon di giubilo
     32Cantò de’ proprj amori.