Pagina:Poeti minori del Settecento I.djvu/254

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Tremò nel dubbio orribile, e confusa
la sentenza aspettavasi finale
135dai labbri ornai del Giudice dischiusa;

che in atto giá di pronunciar... Ma tale
tremito allor mi ricercò le vene;
tal mi si strinse al cor gelo mortale,

che, come nebbia suol, se il vento viene,
140col sonno a un tratto ogni fantasma sparve,
ed io le luci aprii d’orror ripiene,

e fisso col pensiero in quelle larve,
con occhi spalancati e guance smorte,
quella notte passai ch’eterna parve.
145Ma, quando alfin le orientali porte

al sol nascente apri l’alba foriera,
di Cristo ai pie, nella sognata morte,

corsi prosteso a meditar la vera.