Pagina:Poeti minori del Settecento I.djvu/311

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me, all’opre tardo e piccolo
sublimi a tentar cose,
me l’umil dio del Crostolo
60ne la frese ’alga ascose;

e: — Qua — disse — in pacifica
oscuritá vivrai,

egro, ma a pien non misero,
se tollerar pur sai.

5^ Che se talor men languida

tua mano al suono antico
può risvegliar la cetera,
canta l’illustre amico,

cui per sentieri or traggono,
70da novo onor segnati,

della famiglia italica
i giá maturi fati.