Pagina:Poeti minori del Settecento I.djvu/354

Da Wikisource.

che aveva di pochi giorni, tolti al piú serio lavoro di una tragedia che stava allor terminando, non pensò egli piú oltre, componendo il picciolo poemetto, che a soddisfare il desiderio di chi glielo chiese. Né giá pretende ora lo scarso tempo, che mise a compierlo, far valere a scusa o difesa dell’opera inelegante. Non son piú in uso e non hanno piú credito queste proteste.. Vuoisi che le cose sian belle; e, se noi sono, che importa al pubblico di saperne il perché?

I, st. j — I Crociari eran un luogo di villeggiatura pei convittori del collegio di San Francesco Saverio.

//, st. 2j — Sua Eccellenza il signor Alvise Pisani nobile veneto, di cui qui si accenna il molto genio alla caccia. Tacesi su le sue lodi; che il voler dirne obbligherebbe il poeta a troppo lungo episodio.

IIJ, st. J4 — Melesindo è l’eroe dell’accennata tragedia, che ha per suggetto la liberazione di Balduino secondo, re di Gerusalemme e prigioniero di Balzac turco, re dei parti.

IV

SALOMONE FIORENTINO

(n. a Monte Sansavino; m. a Livorno: 1743-1815).

Poesie di S. F., nuova ediz. con aggiunte (Livorno, Gamba, 1815, 2 voli.).

Poesie di S. F., nuova ediz. con aggiunte (Firenze, Ciardetti, 1823).

Poesie di S. F. (Firenze, poligrafia fiesolana, 1836, 2 voli.).

Parecchie altre ristampe ne furon fatte in Toscana, ma generalmente bruttissime e scorrette.

Intorno al Fiorentino: O. De Montal, Sulla vita e sulle opere di S. F. (Firenze, 1852).

V

FRANCESCO CASSOLI

(Reggio d’ Emilia: 1749-1812).

La traduz. d’Orazio (Parma, 1786). Rime e prose di F. C. (Genova, 1797). Versi di F. C. (Parma, Bodoni, 1802). Poligrafo^ anno II (Milano, Veladini, 1812).