Pagina:Politici e moralisti del Seicento, 1930 – BEIC 1898115.djvu/189

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dal «tacito abburattato» 183


han per ispettatori milioni di angioli; non a quelli, che anche delle belle azioni, ch’essi fanno in faccia al pubblico, a gran pena pon divolgar la fama: testimonio Cicerone, che tornando dal cicilian governo, quando si credea di non sentire per l’Italia e in Roma parlar di altro, s’incontrò in chi, non sapendo né men ch’egli fosse stato in reggimento di provincia, fece per vergogna Cicerone stesso rimaner muto. E lo stesso Tacito, parlando giusta i dogmi del gentilesimo, disse in altro luogo: Contemptu famae contemni virtutes, per mostrare che il riguardo sol della coscienza è debole incentivo per la virtú.

Ma che direm noi, se anche il cristiano solo per averne approvazion dall’altrui testimonio adopera lodevolmente? Che s’egli si appaga della sua coscienza, se ne appaga, perché sa che avendoci per testimonio Iddio medesimo può dir con veritade di averci il tutto. Ma fosse egli pur cosí, che si appagassero i cristiani nel ben fare della sola lor coscienza, non vedrebbonsi talvolta, invece di ficcar il capo dentro il banco della chiesa maggiormente ritirato, irsi a piantar sul corno stesso dell’altar maggiore, senza lasciar luogo a pena al sacerdote, cotali Aristarchi catoniani, e ivi con un coronone in mano, lungo quanto la lor barba, tracollar giú tratto tratto certi paternostri, grossi come i moncelli e risonanti come tocchi di campana; non faria vedersi in mezzo di calcata chiesa con uno ufficiuol della Madonna, che ha piú del messale che del breviario alla grandezza e a’ signacoli, preso spesso alla rovescia, far i pissi pissi (se latini o arabici, nol so) quella vedova paffuta, dalla quale chi nascondersi bramasse il giorno, può ire ad abitar nella sua casa, non ch’io voglia dir perciò, che chi bramasse ritrovarla, debba andare ove si veglia, ove si giuoca, ove si fanno porticate o carrozzate o barcheggi o balli; non si mirerebbono alle prediche, fornita la primiera parte, al far della limosina, levarsi per gittarla ne’ sacchetti certe braccia cosí alte, che piú non sarebbono, se avesser con la pertica a levar dal cornicchione della chiesa i ragnateli; non si udrebbono negli oratori sagri, quando spento od appiattato il lume, e dalla destra contro la rubella carne impugnasi giusto flagello, non s’udrebbon dico