Pagina:Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu/73

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il milione 59


in quella cittá tre chiese grandi e belle. Gl’idoli hanno badie e monisteri secondo loro usanza. Egli hanno molti idoli, e hanno di quegli che sono grandi dieci passi, tali di legno, tali di terra e tali di pietra, e sono tutti coperti d’oro, molto begli1; e sappiate che gli regolati degli idoli vivono piú onestamente che gli altri. Egli si guardano da lussuria, ma non l’hanno per gran peccato; ma se trovano alcuno uomo che sia giaciuto con femmina contra natura, egliono lo condannono a morte. E si vi dico ch’egli hanno lunare, come noi abbiamo il mese; ed è alcuno lunare, che nessuno idolo ucciderebbe alcuna bestia per niuna cosa, e dura per cinque giorni; e non mangierebbono carne uccisa in quegli cinque dí; e vivono piue onesti questi cinque dí che gli altri. Egli prendono insino in trenta femmine, e piue e meno secondo s’è ricco; ma sappiate che la prima tiene per la migliore:2 e se alcuna non gli piace, egli la puote ben cacciare, prendendone per moglie la cugina o la zia; e nol tengono a peccato. Egli vivono come bestie. Or ci partiamo di qui, e diremo d’altre verso tramontana. E si vi dico che3 messer Niccolò e messer Matteo dimorarono uno anno in questa terra per loro fatti. Or andremo sessanta giornate verso tramontana.

  1. Pad.* queste grande idole zaseno; el gh’è atorno altre idole pizole, che par che faza riverenzia ale grande.
  2. Pad. Bern. e li omeni dáno per dota ale femene bestie, schiavi e moneta, secondo la sua condizion... Eli toleno per moier le cuxine e le maregne. Eli non áno per pecato molti pecati che tra noi sum gravi, ma viveno a muodo bestie.
  3. Pad. miser Nicolò e miser Mafio e io Marco stesemo...