Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/103

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CAP. XXII. d’una pianura abbondante di sei giornatee poi d’ un deserto d’otto, che si passa per arrivare alla città di Sapurgan, e dei buoni poponi, clic vi sono 3 li quali fatti in coreg¿>ie seccano. O O Partendosi da questo castello, 13’ si cavalca per una bella pianura, e per valli, e colline, dove sono erbe, e pascoli, e molli frutti, in grande abbondanza, e per questo r esercito d’Vlaù vi dimorò volentieri, e dura questa contrada per spazio ben di sei giornate 135. Qui sono città, e ca154. Qui incomincia a descrivere, dopo tante digressioni, nuovamente il cammino da lui tenuto per recarsi al Catajo; infatti si ravvisa che parla dei luoghi susseguenti, come da lui veduti. Ei veniva da Tebriz o Taurisio, e por Cazbin o Caswin e Dainagan prosegui il suo viaggio per IS’ishapur e Mera al Rud sino a Sapurgan. Può recar qualche sorpresa, ch’ei non faccia menzione di Aishapur, ma fa d’uopo avvertire, che questa celebre città era stata distrutta dalle armate di Gengis-Can. Dice Petit de la Croix, dietro la scorta di Nisavi autore della vita di Gelaleddin: » tutta la citta fu i> distrutta, e non restarono in piedi nè moschee, nè cittadella, nè case, nè torri, nè muraglie. Fu lutto spianato dai fondamenti, talchè i cavalli poteano galopparvi sù senza inciampo ». Prosegue come uccoi’sero dodici giorni per numerare i morti della città e che compresi gli uccisi nella contrada, i Mogolli ammazzarono un millione settecento quaranta sette mila persone, numero che sembra esagerato, ma che spiega come il Polo in questo tratto di strada rammentasse cosi poche città (Petit, de la Croix Lib. IV. c. 5). Ciò accadde nel 1221. 155. Sei giornate. Le giornate di cui si servono in Oriente per dichiarare le distanze da un luogo ad un altro formano una misura molto variabile. Chardin nel parlare della distanza da Tebriz a Erivan, che è di cinquanta tre leghe o parasanghe Persiane di cinque miglia ciascuna, soggiunge che questa via si fa in sei giorni a cavallo, in dodici colle carovane, mentre il Cammelo che porta i oo in 700 libbre di peso non fa che quattro leghe al giorno. 1 muli e i caralli fanno cinque in sei leghe > portano l’uomo e circa 220 libbre di carico (Chard. Vo^. t. J. p. a58). La giornata delta dai Latini Stctùo o fermata, varia ancora secondo la volontà dei condottieri delle carovane. Come abbiam veduto le piti forti giornate sono di a fio miglia, ma per valutare dette giornate a distanze geografiche fa auche d’uopo accorciarle. Infatti il celebre Ilennel avverte che le giornate di Carovana non possono immaginarsi di maggior lunghezza di j4 miglia Geografiche in distanza retta, e in conlrade montuose come i paesi di Caschgur e il Cluichcmir a più di undici, o dodici