CAP. XXXIII.
Della provincia di Peym, e delle pietre calcedoni e, e diaspri, che si truovano in un fiume; e della consuetudine, che hanno di maritarsi di nuovo ogni fiata, che
vogliono.
Peym ’8? è una provincia la cui lunghezza è di cinque
giornate tra Levante, e Greco, le cui genti sono Macomettane e soggette al Gran Cau. Vi son molte città, e castella.
Ma la più nobile, si chiama Peym. Per quella discorre un fiume, nel qual si truovano molte pietre di calcedoni, e diaspri. 188 Sono in questa provincia tutte le cose necesssarie„ Ivi
ancor nasce il bambagio. Gli uomini vivono d’arti, e di mercanzie, e hanno questo brutto costume, che se la donna ha
marito, al qual’accada andar’ ad altro luogo, dove abbia a stare per venti giorni, la donna, secondo la loro consuetudine, subito può torre un altro marito s ella vuole, e gli uomini ovunque vadano, si maritano. E tutte le provincie sopraddette, cioè, Caschar, Cotam, Peym lino alla citìa di Lop
sono comprese nelli termini della gran Turchia l8y. Seguita
della provincia Ciareian.
187. Perni (Cod. Rice. Pein) città segnata nella carta d’Anville Lai»
38’. 45- Long. io5’. 32. con un fiume d’ignota sorgente, ma che deve averla nei monti stessi di quello di Koten e dirigersi verso Levante, poichè secondo il Polo vi si pescano quegli stessi diaspri che secondo il Goez trovansi nel fiume di Koten. Parla di Peym Deguignes e suppone che possa corrispondere
a una città detta Kan-tcheu da un ambasciatore Cinese, che a tempo dei Tsin andò
in quella contrada, ma afferma essere assai difficile lo stabilirne la posizione (DcacripL de la Tart. L II. p. XVIJ.).
’88. Vedasi (Voi. I. p. 34 not.)
189. Termini della Gran Turchia. I Persiani dividevano antichissimamente
la parte centrale dell’Asia in ìraii o Persia e in Turati, patio che fu detto poscia l’urchettart, generica appellazione dell’Asia di là did Glassarle (Sir-Daria)
e l’Imam (Kenaud. Relat. p. or/’j). Secondo l’Asflemaiini (Bib. Orioni. I’ 111. p’
78^1) ’1 Turchestan4 paese de’Turchi, dai Geograli Orientali vici» detto quel tratto
di terre che è di là dal Sthon o Giacarte sìiìo al conline del Cataju. I Turchi, cor ne si disse nella Storia delle relazioni vicendevoli dell Asia c dell’Europa, discendono da poco numerosa tribù che aiutava i monti Altaici serya degli Avari, che nel sesto secolo occupò il Turan e dagli il nome di ’Turli