Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/129

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vui gran deserto, il qual similmente si chiama Lop 195 posto fra Greco, e Levante.: e la città è del Gran Can, le cui genLop-nor, la di cui estremità è a 420 20’ di Lat. e à 781 5i’ di Long. (Apud Souciet. p. 274)• Secondo il Deguignes i Cinesi appellano quel lago Pu-lui -hai, ha 4°° Li di circuito. In questo lago hanno foce i fiumi che scaturiscono dai monti del paese di Khoten (l. c. p. 11). Nella preziosissima Carta della Sala dello Scudo, pubblicata dal Ch. Padre Zurla è segnato detto lago col nome di Lop, cosa tanto più maravigliosa, in quanto che non fa nel testo veruna menzione del Lago il veneto Viaggiatore. 193. Deserto di Lop. II Polo chiama questo Deserto di Lop, nè è da recar meraviglia, mentre accade sovente in Oriente, ed anco fra noi, che una città dia nome o al paese o al deserto, o al fiume che è a quella vicino. Questo immenso deserto che separa la Cina dal Tibet, dalla cosi detta Piccola JBuccaria, e dalla Tartaria, è detto Chamo dai Cinesi ed anche Kan-hai che significa mare di rena. I Tartan lo appellano Cobi. Dice il Duhaldo non vi è inai erba, nè acqua, e che perciò è incomodissimo al Viaggiatore, e pericoloso pei cavalli, dei quali alcuno quasi sempre se ne perde nel traversarlo. Perciò i Tartari di quelle parti servonsi molto più di cammeli, perchè quelle bestie posson far di meno di bere per cinque o sei giorni, e campano con poco. (Du Halde t. IV. p. 26). Gli Ambasciatori di Schah - Rock l’anno i4>9 nel recarsi alla Cina traversarono ¡1 Deserto, ma più a Tramontana dopo Ash (che sembra Aksu) venendo per Tuschkend entrarono nel paese dei Mogolli: rammentano Bilgotu, i paesi d’lldxiz e di Shir Bchratn che formavano parte del deserto; giunsero à Tarkan, che può congetturarsi essere Tutfan, indi a Kara Koja finalmente a Kabul che si ravvisa essere Camul o Hami. Di li partendosi traversarono un deserto nel quale non trovarono acqua che di due in due giorni. Gli Ambasciatori ne partirono il a5 del Mese di Red/eb e il 14 del mese di Schaban giunsero ad una città lontana 12 giornate da So-tcheu, talchè per traversare il deserto essi impiegarono 6 giorni del mese di Redjeb che è di 5o ^ Art. de Verifier Ics Dates Dissert. p. 17) 14 giorni del mese di Schaban, ed erano a dodici giornate di distanza So-tcheu ch’essi appellano Sokju perciò da Hami a questa città impiegarono 32 giornate (Hist. Gen. des Voy. t. VII. p. 377). Secondo il du Haldo llami è a 90 leghe di distanza dalla gran muraglia, da cui separala un terreno secco e renoso il più sterile di tutta la Tartaria (1. c. p. 26). Ho creduto alcun poco distendermi intorno a detta relazione pubblicata scorrettamente tanto nella raccolta dei Viaggi di Thevenot, quanto nella Storia Generale dei viaggi perchè il Padre e lo zio di Marco all’andata seguirono parte di detta via. Al ritorno gli Ambasciatori seguirono in parte la via fatta dal figlio. Essi partirono da So-tcheu nel plenilunio del mese di Murram che suppongo essere accaduto il i5 di detto mese. (Hist. Gen. des \oy. t. VII. p. 590) Da So-tcheu si diressero a Karaul, e di li per timore delle ostilità e guerre che erano nei paesi da loro traversati all’andata, seguirono una via più meridionale del deserto: partirono il j 9 della Luna di Moharram. Furono molto afflitti dalla mancanza d’acqua, e uscirono felicemente dal deserto il 16 del mese di Rabie. V’impiegarono adunque dodici giorni della luna di Moharram, 29 di quella di Safur, e ¡6 di quella di Rabie 3 ossia cinquantasettte giorni (Art.