Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/136

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molte carte 199, fatte di scorze d’arbori, e sopra quelle dipingono uomini, donne, cavalli, cammeli,, denari, e veste, e quelle abbruciano insieme col corpo, perchè dicono, che nell’altro mondo averà servitori, cavalli, e tutte le altre cose, che son state dipinte sopra le carte, e a tutto quest’officio vi sono presenti tutti li stromenti della città, di continuo sonando. Avendo detto di questa, dirassi delle altre città, che sono verso Maestro, 200 appresso al capo del deserto. CAP. XXXVII. Della provincia di Chamul e del costume, che hanno di lasciar, che le lor mogli e figliuole dot mino con li forestieri che passano per il paese. Chamul è una provincia posta fra la gran provincia di Tatigut,, soggetta al gran Can, e son in quella molte città e castella, delle quali la città maestra e detta similmente Chamul, 201 e la ci dimorò era quel costume generalmunte praticato, e (orse anche più allora perche il concorso dei nemici, e le ostilit:i freq uenti faceano temere di vedere violate le spoglie dei loro defunti, per li quali hanno una gran reverenza, cosa che sembra essere andata in disuso nei tempi pacifici posteriori. Perciò si ravvisa come accada che tanto frequentemente fa menzione il Polo di popoli che avevano la costumanza di far ardere i loro morti. Molte carte. Conferma pienamente questo rito funebre dei Cinesi il l’adre Magaillans (ÌS’ouv. Dcscript. de la Chiù. p. 169). 200. Dirassi dellt. altre citta chn sono verso maestro. Va notata questa avvertenza del Polo, con la quale viene a significare che descrive contrade che sono in direzione opposta da quella del suo camino, e che perciò ei non visitò ma forse ne ebbe contezza dal padre o dallo zio, ovvero da altri. 201. Chamul (Cod. Uicc.) Caniul. ’ Il paese di Hami segnato nelle nostre ’ carte col nome di regno di Hami, non contiene che la città di detto nome, ma ’ piena di case, e un piccol numero di borgate segnate sulla carta. Quantunque ’ sia distante novanta leghe dalla porta della (iran Muraglia detta Kea-jru-keu ’ e che non gli manchi terreno, questo paese non cresce in estensione perchè ’ tutta questo spazio non è che terra alida e renosa, e la più sterile della ’ I altari’ » (L)u llald. t. IV. p. 26). Dice Gerbillon (ibid. p. 44) ’1 titolo di Han, thè significa Ile o Imperadore scambiasi in quello di Sari, perchè in I\uropa fi permuta 1 li in A nella maggior parte delle parole e sopratutto se è inizi.’U- «Iella voce. Cosi ei soggiunge appellasi qui Hami una piccola città dei lartaii Yutbii hi la più prossima ¡dia gran muraglia, c he dicesi in Europa Kami. Die’ ni ! lui lai m vece di Cublai, Ilalkùt [ter Kalhus, e così accade di mol