decima di tutte le lor bestie. Procedendo il tempo, questi Tartari crebbero in tanta moltitudine, che Umcan, cioè prete Gianni, temendo di loro, si propose separarli per il mondo in diverse pani. Onde qualunque volta gli veniva occasione, che qualche signore si ribellasse, eleggeva tre, e quattro per centinaio di
questi Tartari, e mandavali a quelle parti, e così la loro potenza si diminuiva, e similmente faceva nell’altre sue faccende, e
deputò alcuni de’ suoi principali ad eseguir quest’effetto. All ora
vedendosi i Tartari a tanta servitù così indegnamente soggiogati,
non volendo separarsi l’un dall altro, e conoscendo, che non si
cercava altro, che la loro rovina si partirono da’ luoghi dove
abitavano, e andarono tanto per un lungo deserto, verso TraGengiscan regnava sui Kelie, o Keraiti un monarca che aveva nome Toli.
Gli Imperadori della dinastia dei Kin che regnavano nella Cina settentrienale
lo dichiararono capo di quei popoli, con che desse loro tributo. E per onorarlo, siccome Uang in Cinese significa Re, dierongli questo titolo, che corrisponde al titolo Turchesco o Mogollo Hai. Ed a mio credere esso Toli per
dimostrare che come Re era riconosciuto dai Cinesi, e dai suoi, fecesi appellare Uang Han o Ung Can con la quale appellazione è generalmente conosciuto
(Mailla Hist. Gen. de la Chin. t. IX. p. p.). Ed è perciò che a questo solo rè
che fece puerra a Gengis - can e non ai precedenti come l’Assemanni il pretende competesi questo titolo. A coloro che hanno tacciato di favoloso il Folo perciò
che narra del Prete Ianni, è da avvertire, che ei intende di favellare di questo Ungcan, e che nei particolari che lo concernono è assai conforme il suo dire, a ciò che
ne dicono le rammentate autentiche Storie. IVla è poi da lodare la sua circospezione,
quando annunzia essere opinione d’alcuni che questo Ung - cari, voglia dire in
nostra lingua Prete Gianni, non perchè Ung - can traslatato in nostra favella
ciò significhi, ma come rettamente osserva il Padre Zurla » in quanto si repuv tava da alcuni essere identico Uncam col Prete Gianni » (Dissert. t. I. p.
282). F. intorno all’argomento è da vedere I’ erudita nota o per meglio dire dissertazione tessuta dal prclodato scrittore, ohe tante belle notizie da intorno al
favoloso personaggio del Prete Janni (ibitl. p. 277 e seg.) e rettifica non poi he
erronee opinioni di vari scrittori, ed anche quella da me enunciata nella predetta dissertazione, che il nome dato all’Imperatore Ahissinico di Prete Janni
fosse ritrovato dei Purtughesi al tempo dei loro scoprimenti. Esso dimostra evidentemente ehe la lettera scritta dal Pontefice Alessandro III. nel 1 177. da
Venezia v ad 1 >annem regem Indorum ’ era tUrutta al Monarca Abissiiuco, c
no’» al Tartaro, e riporta »erte di documenti posteriori che comprovalo che
l’opinione d ’ un Prete Janni Abisflinico ha da queLTepoca in poi sempre sussiiitilo iit Europa, non meno che di altro Prete J turni di Tarlai iu. E pare elio
questa distinzione venga indirettamente accennata dal Polo, perchè ei dice (Lib.
IL c. f»4) che il Carumorali discorre tirllr terre del /Le Umcan nominato di
sopra il Prete Gianni di l’rarnont a/ia.