Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/149

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montana, che per la lontanza parse a loro esser sicuri, e allora denegarono di dare ad Umcan il solito tributo. CAP. XLIII. Come Cingìs Can fu il primo Imperator dei Tartari; e come combattè con Umcan, e lo ruppe, e prese tutto il paese. Avvenne, che circa l’anno del nostro Signore 1162 22°, essendo stati i Tartari per certo tempo in quelle parti, elessero in loro Rè, uno che si chiamava Cingis Can 121, uomo integerrimo^ 220. L’anno 1162. Questa data merito al Polo la taccia dì poco accurato narratore dei fatti de’Tartari, macchia da cui lo hanno lavato il Doge Foscarini, e il Padre Zurla (p. 245), i quali mostrano che varia secondo i vari testi detta lezione. Il Testo della Crusca ed un Estense pongono l’inalzamento dì Gengiscan come accaduto nel 1187 (t. I. p. 44) È da avvertire che secondo la Storia Generale della Cina nacque Gengiscan nel 1161, (t. IX. p. 8) talchè sembra che la data Ramusiana debba riferirsi piuttosto all’anno del nascimento, che a quello dell’inalzamento di questo celebre conquistatore. Imperocchè non è da valutare la differenza di un’anno nella riduzione del Calendario o Tartaro o Cinese all’Italiano, mentre per farlo esattamente vi occorrono calcolazioni, che non tutti sono in ¡stato di eseguire oggidì, e molto meno all’età del Polo. Non è poi mente del Viaggiatore il riferire all’Anno 1162. l’epoca della disfatta di Ung - can come lo avverte il Padre Zurla, mentre Giovanni Villani (Lib. V. c. 29) pone la battaglia e rovina del Presto Giovanni, come accaduta nel 1202, dietro l’autorità del Polo. Infatti il testo da noi pubblicato dice che l’ambasceria di Gengiscan al suddetto, che destò quei mali umori fra loro, fu inviata nel 1200, E secondo la Storia Generale della Cina accadde la disfatta nel i2o3 (t. IX. p. 28). E perciò fra le storie Cinesi e il Polo anche relativamente a detta epoca non avvi che la differenza d’un anno. 221. Cingis - can. Gli Arabi lo appellano Genghiz-can. I Turchi e i Persiani Tchin - ghis - can, come il Codice da noi pubbicato (p. 46): > Cinesi Tchin - Khis - kham (Visdel. Supl. a Herbel. p. i5o). Noi a seconda dell’antica consuetudine italiana Gengiscan. Secondo alcuni Storici Orientali discendeva da Alancova detta dai Mogolli Alankua, femmina illustre, da cui essi dicono discendere tutte le regali dinastie del Turchestan. Essa ebbe un figlio detto 1Buzangiar Caan o Pudantchar: (Hist. Gen. de la Chin. t. IX. p. 5) da questo nacque Bukakan che pretendesi l’ottavo progenitore di Gengiscan (1. c. p. i52). YesukaL che ebbe non poca fama per le sue spedizioni guerriere presso i Mogolli fu il padre di Gengiscan: ei liberò le sue genti dal tributo che pagavano ai Kin, signori della Cina settentrionale o Catajo. Esso debellò una tribù di Tartari che abitavano a tramontana del suo paese, e fece prigioniero Temutchin Re di