Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/152

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vea aver vittoria. Costoro presa una canna verde, la divisero in due parti per lungo, le quali posero in terra, lontane una dall’altra, e scrissero sopra una il nome di Cingis, e sopra l’altra quello d’Umcan; e dissero al re, che come loro leggeranno le loro scongiure, per potenza degl’Idoli queste canne verranno una contro 1 altra. e quel re avrà la vittoria, la cui canna monterà sopra l’altra. E essendo concorso tutto l’esercito a vedere questa cosa, mentre che gli astrologhi leggevano i libri de’suoi incanti, questi due pezzi di canna si mossero, e pareva, che uno si levasse contro l’altro: alla fine dopo alquanto di spazio, quella di Cingis, montò sopra di quella d’Umcan, il che veduto da’ Tartari, e da Cingis, con grand’allegrezza andorno ad affrontar l’esercito d’Umcan, e quello ruppero e fracassarono, e fu morto Umcan 226, e tolto il regno; e Cingis prese per moglie la figliuola di quello. Dopo questa battaglia, Cingis, andò anni sei continuamente acquistando regni, e cittade. Alla fine essendo sotto un castello detto Thaigin fu ferito con una saetta in un ginocchio 227, e morse, e fu sepolto nel monte Allay. 228 226: Fu morto Umcan. Fu ucciso dopo questa solenne disfatta da un uffiziale Naimanno mentre fuggiva un imboscata tesali da Gengiscan (Ilist. de la Chin. p. 54) • 227. Fu ferito... e morse. è erronea l’asserzione del Polo. Parrebbe se condo il suo racconto che fosse morto Gengiscan nell’anno 1208 di ferita. Ma ci mori di malattia, e di dolore nel 1227 per la morte de! suo diletto figlio / use hi, dopo aver regnato 22 anni come Imperatore di tutti i Tartari. In ciò concordano gli Storici Cinesi (Ilist. Gen. de la Chin. t. IX. p. r?.8), e gli Arabi (Petit de la Croix lib. IV. c. XIV.) Ma non deve recar meraviglia, ed è in parte da scusare il Polo se ¿rrò intorno alle epoche di alcuni fatti, non meno che intorno alla successione degl’Imperadori di quelle genti, mentre Aitune Armeno dice: 9 et non est mirandum si in istis historiis non posili tempus cer9 tum, quoniam licet a multis srire quaesiverim veritatem, non tamen potui v invenire qui super talibus plenaria me doceret: et credo quod talis sit ratio, 9 qua re ternpus certum iitarurn historiarum penitus ignoratili-, quia ab inilio, 9 Tartari lite ras non h.ibehant, et sic tempora et rerum gesta transibant, absque 9 co quod ab aliquo notarctur, et per hunc modum oblivioni postea tradeban’ tur 9. (Hait. Nov. Oi bis p. 455). 228. Fu sepolto nel Monte Allay. La Storia Cinese (I. r.) e Gailbil (Ilist. de Gong. p. 54)» dicono, ch’ci fu sepolto nella caverna Kinien che è in un monte a tram >ntana del deserto ili Sabbia: altri vogliono ch’ci fossclo nella montagna di l/an che è alla lat. di 4?-’ 5l’e alla Long. Orient. di Peckino di «/ 5.’ Pi »/.¡osa notizia Geografica da qui il Polo della catena Altaica. Pallas (t. IV. p. aZ2) dopo aver parlato delle montagne che sono frai fiumi Schulba e l’Uba.