Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/304

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detta provincia nascono cavalli graudi, i quali si conducono in India a vedere mentre sono giovaui, e a tutti li cavano un’osso della coda,, acciocchè non possiuo menarla in qua e là, ma rimanga pendente, perchè li pur cosa brutta, che il cavallo correndo meni la coda in giro. Quelle genti cavalcano 46G tenendo le staffe lunghe, come appresso di noi i Franceschi, e dicesi lunghe perchè i Tartari, e quasi tutte l’ altre genti, per il saettare le portano corte, perciocchè quando saettauo si rizzano sopra i cavalli. Hanno arme perfette di cuojo di bufali, e hanno lance, scudi, balestre, e intossicano tutte le loro freccie. E mi fu detto per cosa certa ^ che molte persone, e massime quelli che voglino far qualche male, portano di continuo il tossico con loro 468, acciò se per qualche caso fortuito, per qualche mancamento fossero presi, e li volessero porre al tormento, piuttosto che patirlo, si pongono subito del tossico in bocca, e 1 inghiotlono, acciò prestamente muojano. Ma li signori, che sanno questa usanza, hanno sempre apparecchiato sterco di cane, li fanno di subito inghiottire, per iarli vomitar il tossico, e così hanno trovato il rimedio contra la malattia di quei tristi. Le dette genti, avanti che fossero soggiogate al dominio del Gran Can, osservavano una brutta, e scellerata consuetudine, che s’alcun’uomo nobile e bello, che paresse di grande e bella apparenza, e valoroso veniva ad alloggiare in casa loro, era ammazzato la notte, non per torli i denari, ma acciocchè 1 aniina sua con la grazia del valor suo, eia prosperità del senso, rimanesse in quella casa, e per lo stanziar di quell’anima tutte le cose li succedessero con felicità, e ognun /jG6. Quelle genti cavalcano. La guardia a cavallo dell’Impero Birmanno è composta dei nativi di Cassai paese del regno d’Ava a tramontana, e perciò poco lontano del Carajan del Polo (Sym. Amba», t. II. p. 201). 367. Armi perfette. Secondo la Bissachere le armi antiche del Tunkino, erano picche, alabarde, bastoni doppi, e fa massima parto dei montanari non facevano uno eh«: di freccie attossicate (1. c. t, I. p. 309). Le armi del regno d Ava sono la lancia, il giavelotto, la balestra, la sciabola (Arnhas. hu Roy d’Av. t. II. p. 207). Mj tutti i popoli deliri Penisola di là dal Gange dopo le conquiste dei Portughesi, avendo incominciato a fare uso delle artiglierìe, e dei moschetti, non vi si vedono più in uso le arnrvidure di ruojo di cui parla il Polo, probabilmente riconosciute inutili «la essi, come dagli Europei quelle di ferro per resistere ai colpi delle armi da fuoco. /|f>8. Il tossico con loro. Osserva il ilamusjo in margine che nota Strabono pari costumanza degli Spagnuoli.