Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/317

Da Wikisource.

280

grandissima discesa per la quale si discende continuamenie due giornate e mezza, e non si truova abitazione, nè altro, se non una pianura ampia e spaziosa, nella quale tre giorni di ciascuna settimana si raguna molta gente al mercato, perchè molti discendono da’monti di quelle regioni, e portali’oro pur cambiarlo con argento, qual li mercanti da lunghi paesi arrecano governo Cinese di Lung-ichuen. Bagna secondo >1 Geografo il regno di Alien Tien il fiume Kmchakumg, ina in ciò è occorso errore, mentre bagnalo il fiume JrritucU o di Ava 11 Geografo compula da Mu-pang a Ytin nati trentolto tchrng o fermale (così appellano i Cinesi le fermate fatte dal viaggiatore per pranzare o per dormire), talchè l’Ainiotè in dubbio se debbano i tcheng intendersi per intere o mezze giornate. Lo scrittore Cinese numera poi 10645 Lj per la via ordinaria da Yun-nan a Pckino. I Cinesi chiamano Si-nan-j o Stranieri a Libeccio gli abitanti di Mieti (ibid. p. 202). La città di Mu-pang è segnata nella carta dell’Anville, sul fiume Atan-lo-ho sulla frontiera a Libeccio della provincia di Yun-nan accanto al regno di Laos. Credo che anderebbe segnala molto più a mezzodi verso le terre di Ava. Intatti cosi ragiona: di Mu-pang il T. Martini, dietro la scorta di altro Cinese Geografo (All.Sin. p. 204)• 11 paese che ne dipende 6 i) più meridionale c occidentale della provincia di Yun-nan, ha a mezzogiorno il regno di Mien, ed è vicino al Pegu■ e al Bengala, e siccome obbedisce difficilmente ai C ncsi, ne hanno poca cognizione Dicono che produce pepe, stagno, eccellenti cavalli cambra, e che appartiene al paese-di Alien di cui fu la capitale (ma ciò dee intendersi probabilmente allorchè Mien era provincia Cinese). Gl’Yven demolirono la città e vi fecero un castello ove tennero forte guarnigione. Gli uomini vestono per lo più di bianco, si dipingono il corpo a figure, come quei del Pegu. Si strappano i peli e la barba con le mollette: si dipingono le ciglia, portano i baffi, si ornano le gambe e le braccia con. cerchi d’oro e d’avorio: hanno gli orecchi lunghi, bucati, e portano orecchini. Le donne reputante schiave. Sono dediti alla mercaturaj si occupano d’agricoltura, sono docili ed affabili, ina ingannatori. Si. profumano il corpo col muschio e col legno di sandalo. Conchiude il dotto Missionario che avendo ravvisata tanta conformità frai racconti del Polo e del Cinese, questi racconti possono contribuire sommamente ad illustrare ciò che scrive il nostro viaggiatore. 485. lina grandissima discesa. Volgendo tino sguardo sulla piccola carta dell’Impero ilirmanno data dal S^mes, si ravvisa che dal fiume Majguieove c Yun-shan, e il fiume Sytang, bisogna valicare per recarsi alla città di Pegu, che è sul fiume di Sirian, una catena d’altissimi monti. Si scorge anche che la valle di Majguie deve essere molto più alta, nel punto ove è Yun-shan, di quella del Sitaiijg, perchè più lungo corso ha il primo fiume, e che perciò più lunga deve essere la scesa delia salita nel traversare quella giogana. La distanza da Yun-shan a Pegu secondo la carta di Symes è di quasi quattro gradi, che corrispondono alle quindici giornate clic nota il Polo esservi dall’un all’aliro paese. Questo capo precede nei testi antichi del Milione, quello ovq parla dilla battaglia.