verso mezzodì, la quale al tempo, che M. Marco Polo stava alla
corte, il Gran Cau la sottomesse al suo impero ^‘j3, e stelle
1 oste suo grau tempo ai! assedio di quella, per esser potente
il paese, e il re, come di sopra si è inteso; ila liugua da per
se. Quelle genti adorano gl idoli, e hanno maestri ^93, che
tengono scole, e insegnano le idolatrie e incanti 496, e questa
dottrina è molto universale a tutti i siguon e baroni di quella
regione. Hanao buoi di grandezza, quasi come eleianti, ma non
meno feroce persecutore della religione Bramanica che volle spenta, prese Benares ove tra la principale scuoia di quel culto, ne passò a Ih di spada 1 sacerdoti, e i seguaci: congettura il ftennel, ctie quella fosse l’epoca dell mteru decadenza della favella Sainscrcdamica, ch’è lingua morta oggidì. Ei morì nel i2o5
e dopo di lui si suddivise il suo stato. Cuttub fondò l’Impero Afgano o
Palano dell’Indie (Put ani sono detti coloro che abitano i termini del» Indie,
della Persia e delle terre di Baldi, paese detto dagli antichi Paropanuso).
Cattub fissata avea la sua residenza in Delhi, e il suo successore nell’Impero Ind stdnico Altumsh nel i2ìo ne compie la intera conqu.SLa; e fu il primo dei Maomettani che saggiogasse il Bengala di cui diede ad un hglio il governo.
Dell’altr.» parte del vastissimo Impero di Mohmud Guri si formò quello dei
Gaznavidi. di Caurezmia che soggiogò Gengiscan. Verso l’anno 1245 1 Mugolìi
fecero uria scorreria nell India. L j Storico b’erishta parla d’altra aggi tasione
fatta da essi per la via di Chitta e del l’ibet nel 1244’ L’impero di Delhi
era allora tiava^liato da guerre intestine che appianarono la via di giuntele all’indipendenza ad alcune delle piovincie di quello, tra tuttavia indipendente nei I2y5
parte dell’Indostan e il Bengala quando Feioso li. fu spoglialo del regno ed
ucciso da un generale ribelle (Remi. 1. c.).
4yS. La sollomnc al suo impero. Qui è manifesto errure nella Lezione
Ilamusiana. Ciò vicn compì ovato dal sommario storico contenuto nella nota
precedente. Lsatt.» è la lezione del Testo da noi pubblicalo (l. I. p. 120).
Gangala è una provincia verso mezzodì, che negli anni Domini mule dugen’ to novanta, che io Marco ero nella corte del Gran Can, ancora non 1 avea
’ conqu stata ». Anche il Codice lticcardiano lo conlcrma: » Bangala provincia
est.... quarn magnu.s Kaam nunetuin suhiugaverat lum ego Marcus in curiam
9 ejus crani ’
494. Lin gua da per se (v. t. 1. p. 120. n.a)
Vji. Datino maestri. Allude qui all’essere naie in India le due setto, che sonosi dittiate nella parte oiienlale, e meridionale dell’Asia, la Bramanica, e la Buddistica.
4‘jt>. Incanti. OJuaido Birbona, parlando delle varie tribù Indiane dice:
p v ’•. un altra ’<»rte di (.>1111111 thè ai chiamano Pattrru che sono gran’IisAmi in»
t cantatori, e parlano visibilmente con li diavoli, 1 quali ^li cullano addosso, c
gli lamio tal e cose spaventose d (llam. nav. v. 1. p. 342) l’gb ’•’ fuor ili dubbio tome aobi..ino in altro luogo avvritito clic gl’indiani tanno cose subordinane who in scasili semplici furono credule arti di diavolo.