Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/343

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pensarvi più sopra, si rese. Avuta la città di Quinsai da’ Tarlali, subito tutto il resto della provincia venne in loro potere, e fu mandata la regina alla presenza di Cublai Gin, e da quello fa ri’’ cevuta onorevolmente, qual li fece dar di continuo tanti denari, che si mantenne di co ninno come r;gina. Oj c!ij abbiam detto del conquistar della provincia di Mangi, diremo delle città clie sono in (niella, e prima di Coiganzu. dei legati Cinesi, che l’Imperatrice era ancora in iscorruccio, in bassa e!a l’Imperado/e. Fu risposto che doverono i ¿’ong il loro ii>al/.amentu «il iron, all avere spogliato u.i fanciullo: che allora il cielo toglieva ad uu famiullo ¡’imp:ro per dado a Caldai. Intanto Baiati superate mo.te città si accostò a Haugtcheu residenza imperiale. Li reggente udì impo.ss bdita ili resistergli, inviogli il gran Sigillo teli’Impero in atto di sommissione (anno 1276.). Il vincitore insignoritosi delia capitai; dell’Impero deputò al governo delia me.icsima, baioni Mogi lli, e Cinesi. E con insaziabile cupidità, di cui si sono veduti rinnovellati gli esempj, porlo via libri, registri, carte geografiche, memorie istoriche, «>ipiu— ture, editti, sici 1 li. Il vincitore mantenne in quella vasta metropoli ordine, e quiete. La reggente, ed il fanciullo Imperatore furono mandati piigionieri a Cublai, eh- f(ce trattare ambedue co’riguardi dovuti ulia loro grandezza, ed ai loro infortunj. Nella pubblica gioja, l’iniperadrice moglie di Cablai mostvossi dolente: richiesta della cagione di ciò, riprese: » Signore le dinastie n.»n sono eterne. D di’accaduto ai Song giudicate di ciò che avverrà della nostra. » Furono salvati due frate li dell Impe radure prigioniero. Y-vani uno di essi, fu nel Fokien dichiaralo signore dai fedeli servitori dei Song. Ne andarono in traccia i M g’Ili, talchè dovè fuggirsi per mare e morì miseramente in isoletta deserta. I fautori deli’amico governo dich ararono Imperatore l’altro fratello /Vping, e tutti si raccolsero attorno di lui, e fu riunito in t«l guisa un potente armamento navale. 1 Mugolìi fe<ero ogni sforzo per ispengere quest’intrèpidi, e generosi difensori delia patria. Apparecchiarono artCh’ essi una poderosa flotta, e si scontrarono le armate navali inf.iccia all’isola d> Vai. Ivi fu data una dille più memorabili battaglie di cui facciano menzione gli Annali Cinesi, ma di esito funestissimo per i part giani dei Song Centoni l i Cinesi dicesi <he pei isserò in quella giornata. Essendo soccombenti senza speranza di mutamento di sorte uno dei ministri del giovane monarca esclamò volgendo ad esso gli accenti: » tu dei mirile signore e non s> i vo »: ed abbracciato il fanciul!o si gotto io mare con lui. La madre dell’Imperadore che era sopra altra nave non volendo sopravvivete a tanfi infntunj si annego collj dame delia sua coite, J’chang - chi - kie che eia st.ito il pr.ncipaie atcfice di qudla geneiosa resistenza, uni gli avanzi dell’armamento, noi disperando nella peri litante fortuna, ma battuto dalla tempesta, nè p Jtendo arrivare, invocato il lielo s’ getió in mare. C l’.i sua morte ¡0-bigoitimento occupò tutti gli animi, talchè tuiti si so tornissi r » a Cnblni-Can ce da indi n poi possedè pai ilicamente la Cina. (Ali. 1279.) (D^guig. t. IV. p. i5<j. e scg. II.st. Gen. de la Chin. t. IX-)