quanto è un grosso veneziano si lia ire buoni fagiani, i quali so110 grossi come pavoni.
CAP. LIX.
i
Della città di Tingilie Cingili.
Partendosi dalla detta città, e cavalcando per una giornata, sempre si trova casali e terre lavorate, e dopo una citta
detta Tingili, 6oG la quale non è moko gTande, ma abbondante
di tutti i beni necessaii al vivere amano. Sono idolatri e sottoposti al Gran Can,, e spendono moneta di carta. Sono mercanti, e hanno gran copia di oavilj, animali assai, e uccelli.
La qual città tende verso Scirocco, e dalla sinistra parte verso
Levante, per tre giornate alla lunga si trova il mare Oceano, e
in tutto quello spazio vi sono molte saline 557, e fassi gran copia
di sale. Poi si trova una gran città detta Ginguì 553, la quale è
nobile, e grande ^ e di questa città si cava grandissima quantità di sale, e fornisce tutte le provincie vicine, e il Gran
Can ne cava grandissima utilità e tributo, che appena si potria
credere. Adorano gl’idoli, e hanno moneta di carta, e sono
«otto il dominio del Gran Can,
556. Timgut\ Cod. Pirii.) Tigin. Sembra essere la città di Tal-tcheu del attimo dipaitimento della Provincia di Kiong-nat1, sotto la giurisdizione di Yangtchru. <-iù comprovalo la distanza, e la posizione che assegna il Polo al detto luogo respettivamrnte a Pao-jrn hien. Male a proposito nella Storia Generale dei
viaggi, fu credula la città di J’tin- Kinng-hien, all’imboccatura del K’.ang (t. vii.
p. 558.) lai-tcheu. JLat. 31.° 3u.‘ Long. Orient. da Pi k. 3.° ai.’ (L)u Hald.)
557. Molte Saline. È rinomato Yang tcheu per le satino, e pel suo traffico
(Hnt. Gerì, de la Chin. t. XII. p- 55.). 11 Kiang-nan paga in tributo 705,ino. peni
di sale (Afjit. All. p. 116)
558. Cingui. Di questa città non vien fatta menzione uel Testo OUimo; nè
saprei a quale fra le moderne està corii»ponda.
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