Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/354

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CAP. LXIV. Della città dì Cayngui, Caynguiè una città picciola appresso il sopradetto fiume verso la parte di Scirocco, dove ogn’anno si raccoglie grandissima quantità di biade e risi, e portasi la maggior parte alla città di Cambalù, per fornir la corte del Gran Can, perciochè passano da questa città alla provincia del Cataio per fiumi, e per lagune, e per una fossa profonda 5’5 e larga, che il Gran Can ha latto fare,, acciochè le navi abbino il transito da un fiume all’altro, e che dalla provincia di Mangi, si possa audar per acqua fino in Cambalù senza audar per mare. La qual opera è tanto mirabile e bella per il sito, e lunghezia di quella, ma molto più per la grande utilità, che ricevono dette città: vi ha fatto similmente fare appresso dette acque terragli grandine larghi, acciochè vi si possa andar’ anco per terra comodamente. Rei mezzo del detto fiume, per mezzo la città di Cayngui, v’è un’isola tutta di rocca, sopra la quale è edificato un gran tempio, e monasterio, dove sono dugento a modo di monachi, rh<’ servono a^li idoli. E questo è il capo, e principale di molti aln i tempi j e monasteri. Or parleremo della città di Ciaughianfù. 574, f aynguc, rt meglio ¡1 Testo Ol-timo Chaygui. E’ la città (li Cima tcheu ch’è ne! luogo appunto ove imbocca il Canale Imperiale nel fiume Yang-tse-kiang. Questa «itti è tegliata nella carta itineraria di Lord Macaitney, e nella paiticolure del Kiag-nan dtII’Anville. L i posi/ione di questo luogo è cosi chiaramente indie ta dal Polo sul canale e sul fiume, che non può prendersi abbaglio intorno all# città moderna cui corrisponde. 57 j. Fona profonda e larga. Come abbiamo in altro luogo avvertito (t. I. p. 117. n.) qui descrive culla consueta brevità una delle più stupende maraviglie della <: ina, cioè il Canale Imperiale; opera che attesta la grandezza d’animo e la potenza di L’ublai Can. 576. Un isola. Dimostra l’esattezza del nostro viaggiatore il fare menzione di quest’isola ch’è nel fiume Kong in faccia a Chua tcheu ■ La rammenta rosi il Relatore del Viaggio di L01 d Ai h artney (t. 1V. p. 1) • ’ Mentre i viaggiatori p iavano il Yang-tse-kiang I’ attenzione di essi si volse ad un’isola, che è «A me7.7.0 al fiume, detta Chin scinta, o Monte d’Oro. Quest’isola di rive scoscese è piena di giardini. L’arte e la natura sembrano essersi unito per darle un

  1. aspetto incantevole. E’dell’Imperadore che vi ha fabbricato un grandissimo «

bellissimo paLitzo,c vari templi| e pagodi sulla sommità dell’isola ». 4’