Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/372

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tabernacolo e nel bacino, e la contrada sente, ch’egli è un ora. Alla seconda danno due botte, e il simil fanno in ciascun" ora moltiplicando i colpi, e non dormono mai, ma stanno sempre vigilanti. La malliua poi allo spuntar del sole cominciano a battere un’ora, come hanno fatto la sera, e così d’ora in ora. Vanno parte di loro per la contrada, vedendo s alcuno tiene lume acceso, o fuoco, oltre le ore deputate; e vedendolo segnano la porta, e fanno che la mattina il padrone compare avanti i signori, qual non trovando scusa legittima viene condannato. Se trovano alcuno, che vada la notte oltre le ore limitate, lo ritengono, e la mattina rappresentano alIi signori. Parimente se il giorno veggono alcun povero, qual per esser storpiato non possa lavorare, lo fanno andar’a stare negli spedali, che infiniti ve ne sono per tutta la citta, fitti per li re antichi, che hanno gl-and’entrate: ed essendo sano lo costringono a lare alcun mestiero. Immediate, che veggono il fuoco acceso in alcuna casa, con il battere nel tabernacolo lo fanno sapere, e vi concorrono li guardiani d: altri ponti a spegnerlo ^ e salvare le robe de’mercanti, o d’altri in dette torri, e anche le mettono in barche, e portano all’ isole, che sono nel lago, perchè niun’abitante della città in tempo di notte averia ardimento d’uscir di casa, nè andar al fuoco, ma solamente vi vanno quelli di chi sono lo robe, e queste guardie, che vanno ad aiutare, le quali non sono mai meno di mille, o due mila, launo anco guardia in caso d’alcuna ribellione, o sollevazione, elio facessero gli abitanti della citta. E sempre il Gran Cari tien’influiti soldati a piedi ed a cavallo nella citta, e ne’contorni di quella, e massime de’ maggior suoi baroni, e suoi fedeli ch’ egli abbia, per esserli questi provincia la più cara, e sopralutto questa nobilissima citta, che è il capo, e più ricca d’altra, che sia al mondo. Vi sono similmente fatti in molli luoghi monti di terra, lontani uu miglio l’un dall’altro, sopra i quali v’è una baldescra di legname, dove è appiccata una tavola grande di legno, la qual te’ nuit. On en distingue ordinairrment cin<f, qui coinrncrnt à sept, ou liuit heuri;« Uu aoir. Au coincncemcnt de la premiere un frappe un seul coup, ce qu’ on t repetc continui llement duraut deux bcures jusqu a la seconde velile, cur alor’ t on happedeux mups». E culi in seguito aumentano i colpi quante sono le vigilie (Le Comtr l. c.).