Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/44

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del detto signore, volendo ritornare a Venezia, subitamente nacque guerra tra il predetto Barca, e un’altro nominato Alan, signore dei Tartari Orientali; gli eserciti dei quali avendo combattuto insieme, Alaù ebbe la vittoria, i e l’esercito di Barca n’ebbe grandissima sconfitta: per la qual cagione non essendo sicure le vie, non poterono ritornar a casa, per la strada, che erano venuti. E avendo dimandato come essi potessero ritornar a Costantinopoli, furono consigliati d’andar tanto alla volta di levante, che circondassero il reame di Barca per vie incognite, e cosi vennero ad una città detta Ouchaca, 8 qual’è nel fine dt l regno di questo signore dè Tartari di Ponente. E partendosi da quel luogo, e andando più oltre, passarono il fiume Tigris, 9 che 7. Questa battaglia deerivela al cap. 181. del testo da noi pubblicato e come accaduta nel 1261. Llagu o Alau come ei lo appella regnava sui Mogolli di Persia che il Polo chiama Tartari Orientali per distinguerli da quei di Kiptchak che chiama Occidentali. Deguignes tratta di questi nel Libro XVII. della sua Storia Generale degli Unni. 8. Ouchaca. Abulfeda così ne ragiona » Ohak est urbecula in Latere Alholi v occidentali inter Sarai et Colar fsive Bollar) media propemodnm via. Aequaliteiab utriusque distai quindecim fere dietas. Usque ad Okah pertingit Jmperium 1» j4rdu Regia Tartarorum Berkah, neque ultra, v. (Gecgraph. I at. I\ii:ndi òeptent p. 365.). Anche il nostro viaggiatore dice che quella piccola città era confine delia dominazione di Barca. Okak col nome anche d’Uvvjek è segnata nella Carta della parte media dell’Asia di Forster, che va aggiunta all’opera testè citata. 9. Il Tigri. La particolarità narrata da Marco che il padre suo e lo zio per recarsi da Okak a Boccara traversarono il fiume Tigri è la primiera cagione a mio avviso, per cui molti hanno fallata la vera direzione del loro cammino. i>e essi avessero traversato il vero Tigri dovevano retrocedere per la riva occidentale del Caspio e per la via fatta posteriormente dal figlio dirigersi veiso il Corassan, ma si sarebbero imbattuti appunto nelle schiere nemiche, nei tumlti di guerra, cose che volendo essi evitare fece duopo loro tanto deviare dal retto camino di Costantinopoli, ove erano nell’ intenzione di dirigersi. Oltre a tale particolarità che dimostra che essi neri passarono il Tigri evvi l’altra che essi narrano che passato il fiume dopo diciaselte giornate giunsero a Boccara. Ora il Tigri nel luogo ove più s’ avvicina a detta cittì 11 è discosto 18.“ che possono valutarsi 72. giornate di carovana. Ma il fiume che il Polo chiama il Itgn è il Ghion, Amu appellato dai Tartari, Osso dagli Antichi. Sembrò che desse moto all errore I’ avere udito i Poli che questo fiume era uno dei •piatirò del Paradiso I erreslre. Il Testo biblico appella questi quattro fiumi Fisrn, (>hion, Hiddekel, e [’rat. Questo passo quanti commentatori a esercitati appo noi, -’’Tritanti in Oriente. Ghion significa puramente fiume, ma gli Orientali che ¡mimarono esservi stati quattro Paradisi Terrestri, crederono che uno di essi fesse? li \ rtlk H»-i 9 ogd,t perciò il Ghion o fiume che la bagna disserto uno dei quattro l’1 I a radico i’erre«tre (Herbe I. Miblioth. Orient. vox Sogd.). Aitonc Armeno diche la Persia si divide in due parti, c che la primo comincia ad Oliente alici