Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/452

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v’è il corpo del beato Apostolo, ancorchè vi fosse portato per dieci uomini, perchè detto luogo non riceve alcuno di loro per la virtù di quel corpo sauto. In questo regno non nasce alcuna biada, se non risi, e susimani. Queste genti vanno alla battaglia con lande, e scudi 823, sono nude, e sono genti vili, e da poco, senz’ alcuna pratica di guerra. ]Non ammazzano bestia alcuna, ovvero animale, ma quando vogliono mangiar carne di montoni, o altre bestie^ ovvero uccelli, le fanno uccidere 824 da Saraceni, e da altre genti, che non osservano 1 costumi, e leggi loro. Si lavano s’°, così uomini come donne due volte il giorno in acqua tutto il corpo, cioè la mattina, e la sera. Altrimenti non mangieriano, nè beveria no, se prima non fossero lavati; e quello, che non si lavasse due volte il giorno saria tenuto come eretico. E è da sapere, che nel suo mangiare adoperano solamente la mano destra ^6, nè toccherebbero cibo alcuno con la mano sinistra, e tutte 823. Con lande e Scudi. » Questi dell’India prima adoprano zagaglie e spa’ de in guerra braccialetti, e rotelle, archi e freccio, e celale, camicie di maglia e corazze (Niccol. Conti. Barn. v. i. p. 58o. D). Questi signori (del Decan) han’ no tende fatte di panno di gotlon, nelle quali abitano andando per cammino in 9 gueria, cavalcano alla bastarda, e combattono tutti in s Ila; portano alcune 9 lance lunghe e leggere Col ferro quadrato, lungo tre palmi molto forte: vanno ’ coperti con certi sagi impuntiti di gotton, che chiamano Landes. Altri li por9 tano di maglie, e li cavalli imbardati, altri hanno azze, e mazze di ferro e due 9 spade, una targa, e un arco turchesco con molte frecce » (Barb. 1. c. p.552. C) Il modo d’urniHisi nell’Indie è var iato, e tolto dalle diverse genti che ivi sonosi «stabilite più bi (licose de’ natii. 824. E altre bestie le fanno uccìdere. Gl’Indiani prestano un culto agli animali, onde è che non osano ucciderli: di ciò discorre il P. Paolino (Sjst. Bruni, p. kj5.). In altro «fritto, ei dice:# ecco l’origine del culto degli animali. Essi sono venera9 li per causa delle loio proprietà, le quali hanno qualche rapporto colle cose mo9 rali e divine (» interi le «li quelle genti), come accadeva degli Egizi, presso cui gli animali sacri non erano che simboli, emblemi, ed cnimmi 9. (Viagg. all’Ind. Orient. p. 161.) 82’». S’ lavano. (v. t. 1. p. 175. n.) ’ Levi ora peccata etiam hoc modo cx9 piani? adeunt plebei sacrificulum sacerdolrm, ac f,»cta efirporis prostratone.... 9 leve Hiium peccatum Sacerdoti annunliant. Ilic, aqua lustrali lirtam dieta poeni9 tentem conspergit, ac super rum oiationem aliquam scii mandram recital, atipie ’ ut poerutens ipsc se postea lavet iniungit. Qui peisoliilo sacerdoti pitlio ’ lt» i urn, itei mnque s<- in llumiii.tr aliquo, »ut stagno lavai 9.(Syst. Ili ut man p.3(i.). Hxti. !,u manti destra. Tutti questi usi relativi al mangiare e al bere toieali dal i’olo, conici mali nella relazione «lei cerimoniale della muosa del ic di Calicut il