Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/457

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si pescano le perle 838, corrono alli porli, e comprano dalli pescatori, e da altri, cinque o sei perle, secondo che possono, e le portano ai mercanti che stanno nelle case per paura del sole, dicendoli: a me costano tanto, datemi quello, che vi piace di guadagno: ed essi li danno qualche cosa di guadagno oltre il prezzo, che sono costate loro. E cosi s’ esercitano in molta altre cose, facendosi ottimi e sottilissimi mercanti, e dopo portano a casa delle loro madri le cose necessarie, e esse le cucinano, e apparecchiano, ma non mangiano cosa alcuna a spese de’ padri loro. Item in questo regno, e per tutta l’India, tutte le bestie, e uccelli sono diversi da’ nostri, eccetto le quaglie, le quali s’ assomigliano alle nostre. Ma tutte l’altre cose sono diverse da quelle, che abbiamo noi. Hanno pipistrelli grandi 839, come sono astori, e gli astori negri come corbi ^ e molto maggiori de’ nostri, e volano velocemente, e prendono uccelli. Hanno ancora molti idoli ne’ loro monasteri, di forma di maschio, e di femmina, a’ quali i padri, e le madri offeriscono le íigüuole s/’°, e quando l’hanno offerte, ogni volta, che li monaci di quel monasterio ricercano, eli’ elle venghino a dar solazzo agl’ idoli, subito vanno, e cantano, e suonano 8^’ facendo gran festa, e dette donzelle sono in gran quantità, e con gran compagnie, e por858. Al tempo che si pescano le perle. E’ mirabile l’esatezza del Polo che si ravvisa nelle più piccole particolarità. Riboyro dice (Hist. du Ceyl. p. 169) che nel tempo della pesca delle perle: » outre les gens de la barque, les enfans du voisinag« ne manquent pas d’accourir sur les bords de la mer, et d’offrir leurs services, plutot pour pouvoirvolerquelques huitres,que pour aider les marinersou les marchands« 839. Pipistrelli (V. 1.1. p. 176. n.) 84«. Offeriscono le figlinole (ibid. n. b). Ciò conferma il Ilalatore Maomettano del Renaudot, che appella quelle cortigiane le donne degl’idoli (p. 109). 841- Cantano e suonano. Sono le Devaclasi 0 Bagliadares (T I. 1. c. n. c) cosi descritte dal Carletti. ».Non vi mancano altresì donne graziosissime, e galanti nel portamento, che vanno per dare spasso e piacere a chi di ciò si diletta. Delle quali donne alcune sono musiche, altre ballerine, ed altre giocolatrici, tulte però manierosissime, talchè nessun galantuomo si vergogna di riceverle in casa, e di gustare non solo dei giuochi che con somma destrezza, e somma bravura fanno vedere, ma ancora dei loro amori, ne’quali non si può dire quant’elle sieno graziose e di quante belle e artificiose maniere si servano per incitare, e muovere I’ affetto di chi che sia » (t. II. p. 267). Un clima ardentissimo, un empio culto che favoreggia la dissolutezza, le artificiate e vezzeggianti maniere di quelle femmine. tutto tende a render quelle genti contaminate e dissolute. Perciò afferma il Polo poco sopra che non reputano quelle genti che la lussuria sia peccato.