re da per se. Il re di questo regno non dà tributo ad alcuno ’
Vi nasce verzino molto buono, e pepe 880 in grand’abbondanza, perchè in tutte le foreste e campagne se ne trova. Lo raccolgono
nel mese di maggio, giugno e luglio: gli arbori che lo producono
sono domestichi. Hanno ancora indaco 88’ molto buono, e in grande
abbondanza, qual fanno d’erbe, alle quali levateli le radici, pongono in mastelli grandi pieni di acqua, dove le lasciano stare fin
che si putrefanno, e poi di quelle spremono fuori il sugo, qual
posto al sole bolle tanto, che si dissecca, e fassi come uua pasta,
qual poi si taglia in pezzi, ai modo che si vede, che viene condotta a noi. Qui è grandissimo caldo in alcuni mesi, che appena
si può sopportare • pur li mercanti vi vengono di diverse parli
•del mondo, come del regno di Mangi 88’, e dell’Arabia per il
rea judaei, vero vilipenduntur plurimum » (Nov. Orb. Grin. p. i/(3). E secondo Diego di Cuto usavano ancora la loro favella (Anc. Relat. p. 556). Anche il P.
Ricci è d’opinione che i Giudei si dilatassero nella parte centrale ed orientale dell’
Asia dopo la dispersione Babilonica. Dice il Barros (Asia Dee. i. Lib. IX. c. i):
non e parte della terra, dove questa cieca gente non si trovi,senza proprio luogo
o abitazione, facendo penitenza, e non pentendosi mai della sua contumacia „.
880. Pepe. (V. t. I. p. »55. n. c)
8bi. Indaco. Secondo il Sig. Berlollet (Elem. de l’art. de la teinture Par. 1811
t. II. p. 46), P indaco è una sostanze colorante turchina che si estrae da una pi.iuta detta Anil e Indigofora tintoria. Di due sorte v’èa S. Dorningo, il gentile e lo
spurio. 11 primo è un arbusto follo thè cresce un braccio e mezzo, ha foglia 10londette, fibrose, piccole e verdastre. (Quando la foglia è matura si taglia e si pone
a macero in tini pieni d’acqua nei quali fermenta. I re sono i tini che servono per
questo uso I’ uno sottoposto all’altro. Primeramente la foglia si pone nel superiore.
Allorchè si ravvisa che la fermentazione è presso che al suo termine, e che: I sostanza colorante comincia a condensarsi, si scola P umido nel secondo lino sottoposto, ove si sbatte con una macchina a posta, si crede che un poca d’acqua di calcina gettata nel tino agevoli la precipitazione della sostanza tintoria. 11 fluido si
sbatte aggiustatamente, e si lascia posare, e dipoi si travasa nel terzo tino, ove il
eolore si separa dal fluido. Da questo si fa sgorgare aprendo aitra chiavetta, cd esce
come sostanza semi fluida che si raccoglie in calze di tela, e assodato come pasta si
cola in forme quadre, avendo tura di prosciugarlo in capannoni, ove circoli l’aria e
non batta sole •
HÓ2. Di Mangi (V. t. I. p. 188 n.). La decadenza della navigazione dei Cinesi nell’India non dee ripetersi dai Portughesi, ma dalle restii/ioni che vi frapposero
i Ming, • sovrani natii dopo avere scat cinti gl’IVe« o i Mogolli, che ripristinarono
il sistema di non ammettere stranieri ne’loro porti Berna licenza, e per. io non
avranno potuto godere i Cinesi della libertà e franchigia negli altri stali non ac« or lata nel loro. Credo che l’dgcvolezza che diede l’edificazione di Malacca «li canillare ivi, 0 comprai e talle le Indiche meni facesse rinunziare di buougiado 1 Cine«
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