Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/76

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CAP. IX. Della nobil città di Tauris, che è nella provincia di Hirach, e delli mercatanti e abitanti in quella. Tauris è una città grande, 79 situata in una provincia nominata Hirach, nella qnale sono molte altre città, e castelli \ ma Tauris è la più nobile. e più popolata, gli abitatori vivono delle mercanzie, e arti loro, perchè vi si lavora di divers« sorti di panni d oro, e di seta di gran valuta j ed è posta que79. Tauris. Il Polo pone Tebriz nelle Provincia detta Irac-ajem quantunque siala Capitale dell ’ Aderbi’) an. (Abulfed. Hist Mulem t. IV. p. 17). Ma quelle tremende guerre aveano alterate tutte le confinazioni degli stati. Chardin (t. I. p. a54) descrive questa bella città, che era ai suoi tempi la seconda della Persia per grandezza, ricchezza, commercio, e popolazione ch’ ei valutava di 5oo,ooo anime, per quanto venisse asserito al viaggiatore che contenevane il doppio. è posta in piano alla pendice d’un monte: è di forma regolare e senza mura. Due fiumi traversano la città. I Bazar o Mercati, i Caravanserai, le Moschee erano ai tempi del viaggiatore magnifiche. La piazza era una delle più vaste del mondo; conteneva due Spedali capaci di 3oooo persone. Nei giardini si sollazzavano i suoi abitanti la seia, nei quali intervenivano giocolieri, buffoni, saltatori j vi si davano combattimenti di tori, e di castrati, vi si declamava in rima e in prosa, il ballo del lupo era un divertimento gustato assai. Concorrevanvi stranieri d’ogni contrada: trafficava con la Turchia, la Moscovia, la Tartaria, l’India, il Mar Nero. E vi si fabbricavano i pi ir bei turbanti di Persia, e da 6joo balle di seterie. l’aria di Tebriz è asciutta e salubre ma il freddo è assai rigido. Il Cappio da cui è distante 4° leghe fornisceli il pesce. Nella prossimità della città sonovi cave d alabastro. è una cosa degna d’osservazione quanto da Chardin in poi sia deca’luta. La città attuale non occupa il decimo della sua passata estensione, e non ha tre miglia e mezzo di giro (Morie« t. II. p. 38). Fa soltanto trenta mila abitanti quantunque sia di nuovo la capitale della Persia (Macdon. Kinu’ p. 15i) (Lat. 3b’io’ long. 46’ 37’). Crodono alcuni dotti che sia l’Antica ¿Lobatana per quanto il consenso dei piti creda che Ecbalana sia la moderna città di llamadan. D‘ Ari v il le opina che Tebriz fosse l’antica Gaza o Gazanea ove Ciro deposc i tesori di Creso. I Persiani credono che la fondasse Zobeida moglie di Harun-al-Ruschid nell’anno ifil dell’Egira (Macdon. Kinn. p i5i). L’etimologia del sua nome che sembra la pi» probabile a Chardin è che derivi dalle due voci Tab l.i febbre e ris che significa espellente (Mories- 1. c.) cioè luogo che caccia le f> l>l>re. Ulagu la fece la rapitale dell’Impero Persico- Tarlai o da lui fondato (Degnigli, t. I. p. -282). Continuarono a risedervi i suoi successori, e da quella città passo il P«,|i» nell’andare al Catajo, e ivi condusse la Principessa Cogatin al ritorno. I,a strada seguita dal Polo pare che da Sis fosse per Dmi bckir, di cui non fi menzione p«r Muih, per Argis e indi a ’Tebriz.