Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/82

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ro continova mente gran danni ai mercanti, e ai riandianti, se non fosse per la paura dei Signore Orientale ^ il quale severamente gli fa gastigare: e ha ordinato, che in tutti i passi pericolosi richiedendo i mercanti, debbano gli habitanti di contrada in contrada dar diligeuti, e buoni conduttori per tutela è sicurtà loro, e per satisfazione degli conduttori li sia dato per ciascuna soma due, o tre grossi, secondo la lunghezza del cammino. Tutti osservano la legge di Macomctto. Nelle città di questi regni veramente sono mercanti, e artefici in grandissima quantità, e lavorano panni d oro, di seta, e di ciascuna sorte, e quivi nasce il bombagio,, e evvi abbondanza di fromento, orzo, miglio, e d’ogui sorte biada, vini, e di tutti i frutti. Ma potria dire alcuno, i Saraceni non bevono vino, per essergli proibito dalla sua legge. °5 Si risponde, che glossano il testo di quella in questo modo, che se 1 vino solamente bolle al fuoco, e che si consumi in parte, e divenghi dolce, lo possono bere senza rompere il comandamento, perchè non lo chiamano dopo più vino, conciosiacosacbe avendo mutato il sapore, muta eziandio il nome di vino. 96 tyj. l’asserzione del Polo vien confermata daTavernier allorchè parla deliri Vigne di Schiraz. (Voy. t. I. p. 4°4) E’ narra che consumano molta uva a fare il vin cotto utilissimo ai viaggiatori, e ai vetturali che se non osano berlo puro lo Stcìnperan nell’acqua, v’ inzuppano il pane, si rallegrano e prendon forza. </>. Qui intraprende la descrizione del suo viaggio e siccome ha trattato di questo ficame conduce da Casbin direttamente il leggitore n Yczd che ne è al confine. Non avvi dubbio che ci seguisse la strada per andarvi » he è segnata nella c.trta.Macdonald Kinner che passa per Sarah, Kaoni, Cathar, Anin, e Yezd. Ciò vi< n confermato perchè dal testo da noi pubblicato ove dice di essere stalo a invali (cap. 20)