Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/86

Da Wikisource.

49

C A P. XIV. Della città di Camandu j che si truova dopo una discesa, e della región di Reobarle e degli uccelli francolini ) e buoi bianchi con una gobba ¿ e dell origine degli Caraunas, che vanno depredando. Dopo la discesa di questo luogo per le dette due giornate, si truova una gran pianura, la qual verso mezzodì dura per cinque giornate. Nel principio della quale è una città chiamata Camandu, 106 che già fu nobile, e grande ma non è così al presente, perchè i Tartari più volte l’hanno distrutta, e la regione, si chiama Reobarle, I0? e quella pianura è caldissima 5 e produce frumento, orzo, e altre biade. Per le 106. Camandu di questo luogo distrutto dai Tartari sino dai tempi del Polo non redo fatta menzione veruna ne’dai Geografi, nè dai Viaggiatori. Congettura Marsden (not. 187) che possa corrispondere a Memaun della Carta d’Anville, o a Koumin rammentato da Ebn. Auckal (p. i5g). 107. Reobarle. Marsden riporta una variante del Codice Berolinense riferita da Mailer che appella detta contrada Reobarda, osserva che le voci Persiane Rud-bar significano fiume in una valle, tronco di torrente, e sospetta che la valle del fiume l)iv-rud della Carta <l’Anville e di Malcolm possa corrispondere a quel paese. Dalle parole del Polo m ravvisa che Reobarle era una contrada alta non troppo lontana da Kerman sulla via d’Ormus, ed io perciò credo che sia la contrada, che tiaversó Pottinger nel recarsi da Kerman a Schìraz. Narra il Viaggiatore che alla distanza di quarantasei miglia dalla prima città ei trovò un borgo con bellissimo Caravanserai appellato Robat, e si osservi che Reobarle vien detto dal nostro Testo fteobalos nome che a una talquale analogia con quello usato dal Polo. Soggiunge come il paese ch’ei traversòda piimo era pianoeghiajoso, sparso qua è la di boscaglie: che poi giunse ad una pianura ben coltivata e ben irrigata, la quale era fra due catene di monti che ristringevansi a Kil- Lahe-Aga. Questa parte di territorio che t-i descrive come fertilissima in quella sterile provincia sembra essere il paese drtte Reobarle dal Polo; tanto più che secondo il Viaggiatore Inglese vi abbondano i foraggi per i cavalli e i cammeli, e che è parse pericoloso per essere infestato dai ladri. Ciò è conforme a quanto narra il Polo che era quel paese v orso dai malandrini e che v’ inviavano le bestie magre a ingrassarvi. Inoltr« km questa via fra Kerman e Schitaz vi e la valle di Che/ire llebig che produce «>f/ni sorta di frutta e di ciò fa menzione il Polo. An/i evvi il proverbio, che se lu Persia foMr un deserto, basterebbe questa valle a provvederla di frutti (Potimi- Voya^. t. I. p. tf)i e segg.) Sembra che per andare a Orrnus il Poio seguiste U detta strada, che si dirige verso il l’ars e che per ricondurre il Lettore a f ir n lui (Icsniva qorlla che passa pei monti del Cari stari. ^ 7