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prologo dell’editore 15

meno poi delle egregie persone che in questa mia odissea fecero quel che era in loro potere per rendermi possibile l’esercizio dei diritti sanciti inutilmente dalla legge. Mi dolgo solo che l’esempio di una impunità scandalosa, sfregio alla Giustizia che venero, ed irrisione alla Polizia che rispetto, possa incoraggiare altri a così facili furti.

Ed offro ai miei collegli onesti, vale a dire alla quasi totalità degli editori italiani, l’esempio delle mie inutili querele, de’ miei vani ricorsi, de’ miei inani tentativi per la tutela dei diritti che le leggi fingono di promettermi, perchè si guardino; perchè, non potendo ottenere giustizia, come non ho potuto io, cerchino di guarentirsi in altro modo che in quello prescritto dal legislatore in un momento di ottima digestione, quando