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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/127

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iii - convegno degli spiriti 121



     Sulla punta delle rupi
20han compiuti i loro amori,
li han compiuti in grembo ai fiori,
li han compiuti in mezzo al mar.


     Sia che l’arso o la moria
disertasse e case e còlti,
25o i mortali avari e stolti
fosser tratti alla tenzon;


     legò sempre un’armonia
le due vite oscure e sole;
parlâr basso...; e fûr parole
30che ancor note a voi non son.


     E talvolta nell’ebbrezza
del baciarsi e viso e chiome,
sui lor labbri il dolce nome
dell’Italia risuonò;


     35ma per dir che la bellezza
de’ suoi cieli e de’ suoi mari
a un lor bacio non è pari:
tanto forte amar si può!


     I color vivaci e schietti
40si tramutano alle fronde,
si tramuta il letto all’onde,
si tramuta all’uomo il cor.


     Cangia il tempo a mille oggetti
usi e forme e nomi e tempre;
45ma i lor baci eguai fûr sempre,
sempre eguale il loro amor.