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144 v - da «memorie e lacrime»

IV

SONETTI VARI

1

UN GIORNO D’INVERNO


     Sempre, sul farsi della tacit’ora
crepuscolar, m’invade una tranquilla
malinconia, che dolcemente irrora
questi occhi del dolor che da lei stilla.
     Guardo il foco morente, e m’innamora
tenervi intenta e fisa la pupilla,
insin che appena qualche brace ancora
tra la commossa cenere scintilla.
     Il crepitar di quella ultima vita,
l’ombra addensata e la cadente neve
di piú cupa tristezza il cor mi serra.
     E prorompo dall’anima atterrita:
— Mio Dio, che sogno è questo viver breve!
Mio Dio, che solitudine è la terra! —