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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/176

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170 vi - dai «nuovi canti»



     Ma quel tuo labbro è chiuso,
e il cor d’udirti anela.
Ahi! saria ver?... Quest’angiolo
è una dipinta tela?
85In dolce error confuso
il mio pensier sognò;
cupa una febbre invadermi
l’anima or sento, e piú guardar non so.


     Addio! La gloria e gli anni
90ti renderanno antica,
o simigliante imagine
della mia dolce amica.
Ma, sciolto dagli inganni,
questo mio vago amor
95non manderá piú effluvi
come le foglie de’ tuoi morti fior.