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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/189

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VIII

IL CONTE ROSSO

     Fischia orrendo il piombo inglese
di Rosburga sulle mura;
tuona il colle e la pianura;
sta re Carlo alle difese.
5Di re Carlo nel cospetto
si presenta un giovinetto,
il piú bello e il più gagliardo
che combatta in quegli eserciti.
Fate largo al savoiardo!

     10— Re di Francia, io t’offro modo
di troncar la ingrata guerra:
     questo laccio d’Inghilterra
tu vedrai com’io lo snodo! —
— Lieta voce al cor mi suona.
15Parla, onor di mia corona!
— Io con lancia, mazza e spada,
solo in campo, a morte provoco
tutta l’anglica masnada.

     S’io soggiaccio, a me lo scorno,
20e il Signor non t’abbandoni.
Ma, s’io vinco, sui predoni
pesi l’onta del ritorno.
Cosí penso e cosí parlo
nel cospetto di re Carlo.
25Fa’ che il guanto sia raccolto,
e diman tu sarai libero,
o Amedeo sará sepolto!