col crin di rose adorno,
vegga le fatue vergini
volar gioconde intorno.
50Credimi. Il mondo tutto
è un’ara dolorosa,
dove si veste a lutto
ogni vivente cosa.
Piangere è nostro fato. 55e le rugiade piangono,
stillando, sul creato.
Come, o Maria, si chiude
cotesto viver breve!
Falangi inermi e nude 60cadiam, come la neve,
noi sí superbi e ciechi;
oggi insolenti immagini,
diman liev’ombre ed echi!
Chi cade a mezzo il corso, 65chi appena incominciato;
un di nud’alpe in dorso,
un su fiorente prato.
Tutti un destin ci serra.
E un bruno stuol di feretri 70contamina la terra.
Sopr’ogni esequia estrema
mollo di pianger s’usa;
poscia il lamento scema,
quando la tomba è chiusa; 75e, nel rifar la via,
spesso il gentil superstite
crolla la testa e oblia!