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vii - dalle «passeggiate solitarie» |
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45penso alla fervida
fata, che veste
di fosche porpore
la sua beltá.
D’una mi parlano
50gli astri lucenti,
le aurette celeri
men del suo piè;
dell’altra il lugubre
fischio dei venti,
55le selve e i turbini
parlano a me.
Cosí quest’anime
d’opposte tempre
di gaudio o collera
60muse a me son;
e in me coll’italo
canto pur sempre
suona la nordica
buia canzon.
65Ma, quando spasimi,
con varia vice,
nelle delizie
del doppio amor,
su via, rispondimi:
70sei tu felice,
felice, o povero
sviato cor?