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204 vii - dalle «passeggiate solitarie»



     45penso alla fervida
fata, che veste
di fosche porpore
la sua beltá.


     D’una mi parlano
50gli astri lucenti,
le aurette celeri
men del suo piè;


     dell’altra il lugubre
fischio dei venti,
55le selve e i turbini
parlano a me.


     Cosí quest’anime
d’opposte tempre
di gaudio o collera
60muse a me son;


     e in me coll’italo
canto pur sempre
suona la nordica
buia canzon.


     65Ma, quando spasimi,
con varia vice,
nelle delizie
del doppio amor,


     su via, rispondimi:
70sei tu felice,
felice, o povero
sviato cor?