Cosí dicendo, il tetro 100viso sul petto abbassa,
e ogni obbietto che passa,
sia letizia o ferètro,
lo tocca indarno. A spiriti
remoti ei parla e, come 105li avesse innanzi, ne susurra il nome.
Ah! dal dí che mutaste
col ciel le umane tempre,
ei vi ricorda sempre,
anime amate e caste; 110e, se gelosa insania
mi potesse dar guerra,
il ciel me la daria, non giá la terra! —
Pietosamente china
alle fosse de’ miei, 115cosí parlar tu déi,
cosí, mia dolce Erina;
mentre sull’arche in candido
velo la luna ascende,
occhio soave della notte, e splende.
120Ed io dagl’irti pruni,
e dalle aiòle erbose
io coglierò due rose
pe’ tuoi capelli bruni:
una, perché compiangere 125ai cari estinti sai;
l’altra, perché i tuoi dolci occhi mi dái.