Ahi! per entrar negli anni 50de’ tuoi veraci affanni,
apre il fatal vestibolo
questa paura a te,
o fantolin, che senti
nei vani apparimenti 55d’una gran colpa il gemito,
che colpa tua non è!
Nato dal fianco d’Eva,
anche su te si aggreva
il duro fallo antico, 60che impaurir ti fa;
e, incognito nemico,
t’alberga nelle viscere
questo terror, che il dèmone
de’ giorni tuoi sará.
65Della natura istrutto,
tu tremerai di tutto;
ché annida in ciel la folgore,
ché regna il nembo in mar.
Tu nella verde selva 70udrai ruggir la belva,
fredda vedrai la vipera
le rose avvelenar.
E l'uom?... Chi mai lo solve
questo di gloria e polve 75fiero viluppo arcano,
che sol Chi ’l fece il sa?
la cui terribil mano
oggi in Abel s’insanguina,
diman diventa artefice 80d’ogni ideal beltá.