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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/308

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302 viii - da «storia e fantasia»



     Biografo, non darmi
nota di spirto altèro.
115Gl’inemendati carmi
lascio emendarli a te.
               Ma, se t’è legge il vero,
se t’è la musa amica,
non sia l’amara ortica
120che mi germogli al piè.


     Castigator discendi
sulla soperchia fronda,
e a lei la pira accendi;
non io mi turberò.
               125Però che, quando abbonda
di bamboli l’ostello,
forte, elegante e bello
essere ognun non può.


     Questo è il tuo dritto. Or senti
130una mia prece ancora.
Se spento fra gli spenti
non mi volesse il ciel,
               e qualche illustre aurora
mi salutasse l’urna,
135non l’upupa notturna,
l’infido corvo o il gel;


     deh! per pietá, se al giusto
travi discerni e paglie,
non minacciarmi un busto,
140biografo gentil,
               ch’io non perdei battaglie
non feci chiuder fòri,
né sigillai gli amori
in sagristia civil.