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Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. I, 1916 – BEIC 1901289.djvu/85

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ii - perdonate 79



     Soffri sempre, e l’odio ignora;
50fratricida ei l’uomo ha latto:
ei la fronte ti divora
come il marchio del misfatto.
Questo mostro a modo d'angue
senza posa il cor ti assal;
55stringe un calice di sangue
e sta sempre al tuo guancial.


     Che fai tu fra quelle frondi?...
Sciagurato! il piè ritira.
Se dagli uomini t’ascondi,
60omicida, Iddio ti mira!
Tutti i giorni che tu prendi
dalla vita d’un fratel,
tutti salgono ai tremendi
tabernacoli del ciel.


     65Spezza l’arme, e nei consigli
della mente ti riposa!
Chi tu aspetti ha molti figli,
madre amante e dolce sposa;
ha una fede svigorita,
70uno spirto che non muor,
che ha bisogno della vita
per rifarsi nel Signor.


     — M’han confitto a questo legno,
Padre mio!... ma stolti sono;
75manda a lor dal nuovo regno,
per me compro, il tuo perdono! —
Questa voce Egli ha disciolta
quando il Padre l’obbliò!...
Abbracciatevi una volta
80in Colui che vi salvò!