Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu/259

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E nell’arcano
simposio, in mano
la sacra conca
dove si cionca
25per la beltá;
nonché i volanti
felici istanti
quei della pira
la lesbia lira
30mi tarderá.
Sento alla chioma
l’aura di Roma;
ma i rosei carmi
di Milo ai marmi
35sempre io darò.
Me il doppio ha vinto
mar di Corinto;
e Tespi e l’onda
d’Inietto bionda
40scordar non so.
D’ognun sul labro
suona il Velabro,
suona Laureato,
suonan le cento
45vestali e i re;
ma piú le belle
driadi sorelle
danzanti in giro
pel verde Epiro
50piacciono a me.