Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu/323

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venne Diana colle ninfe, e al clivo
80portár la giovinetta e di giunchiglie
le formaron la fossa.
Il detestato
satiro, intanto, s’ascondea nel cavo
sen d’una quercia, a contemplar le bianche
sacerdotesse in quell’amabil rito.
85Quanto al saturnio Giove, ei nel sereno
regno d’Olimpo si facea la tazza
colmar d’ambrosia; e al bevitor celeste
nome ignoto sonò d’Inide il nome.