Pagina:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu/86

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Pace, o sepolto! Frena
110l’odio all’orrenda pesta:
Dio quel destrier scatena;
Dio, quando vuol, lo arresta.
Ecco il cavallo in polvere...
E il cavalier dov’è?
115Pace, o sepolto! In nuove
sorti P Italia spera.
Prima alle prandi prove
surge la tua riviera.
Ella, o fulmineo spirito,
120sa d’esser patria a te.
E a noi, che il bello esempio
torrem dal suo gran fato,
a noi somiglia un tempio
la terra ove sei nato.
125Sappi che Italia al gemino
suo trono ha da tornar;
e, dall’avel tuo sacro
rizzando il capo un giorno,
pallido d’ira e macro
130ti guaterai d’intorno;
e, visti in arme i principi
custodir l’alpe e il mar,
lá tra la gente morta
ritornerai, narrando
135che Italia bella or porta
non fune rea ma brando,
non cencio vii ma porpora,
come da Dio si vuol.