Pagina:Prato e suoi dintorni.djvu/73

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dintorni di prato 67

facciata e per le pitture che si vedono e s’intravedono nella corte. Molte ne ricopre ancora l’intonaco, nè vorremmo affrettarne lo scoprimento, fino a che i fanciulli campigiani non diverranno più riguardosi per le opere d’arte che ora non siano.

Tuttavia ben poco delle opere d'arte di Campi ci dà nell’occhio, mentre rimangono dolci nell’udito alcune iscrizioni semplici e leggiadre che leggonsi nella pieve di S. Maria; iscrizioni che ricordano la fondazione d’un altare, o che rivolgono preghiere alla Vergine in un latino tra idillico e puerile:

O Maria, flos virginum,
velut rosa velut lilium,
tuum pro nobis deprecare filium.

L’arcadia religiosa dovrebbe predisporci all’arcadia principesca; ma l’arcadia principesca è tragica a Poggio a Cajano. Forse non c’è villa reale triste e solitaria