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ABEN-ZOHAR - 13 - ABIATAR

idea delle bronchiotomia e la prima descrizione di alcune nuove malattie, come dell’infiammazione del mediastino e del pericardio.

ABEN-ZOHAR (il Giovane). Figlio e discepolo del precedente; e particolarmente noto anche sotto il nome dì Rhasis, per un trattato sulla malattia degli occhi. Mori dopo il 1179 in età di 76 anni.

ABERCROMBY (Sir Ralph). Celebre generale inglese molto abile e valoroso ed altrettanto sfortunato nelle sue imprese guerresche in Fiandra, nell’Olanda, nell’Irlanda, nelle Indie. Sbarcato in Egitto alla testa di 16,000 uomini erasi insignorito della fortezza di Abukir a dispetto dell’eroica difesa della guarnigione francese. Assalito il 21 marzo 1801 dai Francesi guidati da Menou, operò inutilmente prodigi di valore; la più parte de’ suoi soldati furono uccisi, ed egli mortalmente ferito spirò sette giorni dopo, sulla nave che lo trasportava a Malta dove fu sepolto; il governo inglese, facendo giustizia al suo valore, sebbene sfortunato, gli eresse un monumento in san Paolo a Londra, e innalzò il suo figlio primogenito alla dignità di pari.

ABERDEEN (Giorgio Hamilton Gordon conte di). Nato il 20 gennaio 1784, morto il 12 dicembre 1860. Fatti profondi studii nella storia, e particolarmente antica, nelle lingue classiche e in tutti i diversi rami dell’archeologia, imprese a viaggiare, da uomo dotto e studioso, la Grecia e l’Italia. Frutto dei suoi studi e de’ suoi dotti viaggi furono i Prolegomeni da lui premessi alla traduzione inglese di Vitruvio fatta da Wilkins, e pubblicata a Londra nel 1812, e ristampati quasi contemporaneamente a parte sotto il titolo di An Inquiry info the Principles of Beauty in Grecian architecture. Entrato nella carriera politica e diplomatica dovette interrompere i molto bene incominciati suoi lavori letterarii, ma l’ingegno, l’altezza d’animo e la fermezza di carattere con cui seppe nella sua nuova carriera servire la patria, gli procacciarono un posto assai distinto tra i più illustri uomini di Stato dell’Inghilterra.

ABERNETHI (Giovanni). Celebre medico e chirurgo irlandese, nato nel 1764. Devesi a lui la prima operazione della legatura dell’arteria iliaca esterna negli aneurismi dell’origine della crurale, che prima de’ suoi tempi era riputata operazione impossibile alla chirurgia. Di modi aspri e di animo benevolo fu ritenuto uomo assai bizzarro, ma d’argutissimo spirito. Fra gli altri suoi detti che manifestano il suo carattere e la sua acutezza, vien riferito il seguente. Richiesto da un ricco indolente di uno specisico per la podagra, “Vivete, diss’egli, con un mezzo scellino e guadagnatelo.” Esempio della sua asprezza è il seguente. Annojato da una dama dolente per mali nervosi, che lo andava stancando con domande intorno a ciò che mangiar dovesse, “Non vi hanno che due cose, rispose egli vivamente, delle quali non possiate cibarvi; le molle ed il soffietto: le prime perchè troppo dure a digerirsi, l’altro perchè pieno di vento”. Lasciò parecchi trattati tuttavia riputatissimi. Mori il 20 aprile 1831.

ABGARO Nome comune a varii re d’Edessa nella Mesopotamia. Eusebio narra che uno di essi, molestato dalla podagra o darla lebbra, scrisse, per implorare aiuto, a G. C., che gli inviò insieme col proprio ritratto il discepolo Taddeo, dal quale fu guarito. Il solo Eusebio parla di questo fatto, che venne contestato da varii dotti ecclesiastici.

ABIA. Secondo re di Giuda, succedette a suo padre 958 anni prima di G. C. e regnò tre anni. Fu quasi sempre in guerra con Geroboamo, e riportò su di esso una segnalata vittoria nel secondo anno del suo regno. Vi furono molti altri Abia; un secondo figlio di Samuele, d’una delle 24 classi di sacerdoti ebrei, della quale era pure Zaccaria, padre di S. Giovanni Battista. Vi fu pure un Abia re dei Parti.

ABIASAR. Uno dei più potenti re dell’India soggiogati da Alessandro il Grande.

ABIATAR. Gran sacerdote ebreo, figlio e successore d’Achimelek, fu perseguitato da Saulle per la sua