43 Rinaldo corse al palazzo reale,
Dov’era la Reina e’ suoi figliuoli;
E come giunse in capo delle scale,
Disse la donna: Perchè i nostri stuoli
Son sì turbati, e perchè tanto male?
Così far, Fieramonte mio, non suoli:
Che caso è questo, e chi muove tal guerra,
Che sottosopra così va la terra?
44 Rinaldo di Frusberta gli menoe
Un colpo tal, che gli spiccó la testa.
Prese i figliuoli, e tutti gli ammazzoe.
I Saracin dicien: Che cosa è questa?
E finalmente la terra piglioe,
Con quella gente che drento vi resta;
Poi trasse di Faburro la sorella
Della prigione, afflitta e meschinella.
45 E poi che furno alcun dì dimorati,
E con Faburro ognun si fu scoperto,
Ed hanno i nomi lor manifestati,
E ’l popol vide ogni segreto aperto;
Furon tutti d’accordo battezzati,
Rendendo a Gesù Cristo grazia e merto,
Che liberati gli ha da quel crudele,
E fatto a sè questo popol fedele.
46 Poi con Faburro, che sapeva il fatto,
Si ragionó dell’oste ch’è a Parigi,
E come Gano avea aspettato il tratto21
E mosso guerra e discordia e litigi,
Per dare a Carlo Mano scaccomatto;
E che soccorrer si vuol San Dionigi:
Faburro s’accordó che vi si vadi
Subitamente, e che più non si badi.
47 Orlando disse: E’ mi dispiace solo,
Che noi lasciamo il possente gigante
A Caradoro, ond’io n’ho molto duolo.
Disse Dodon: Se tu vuoi, sir d’Angrante,
Andró per lui com’un falcone a volo;
In pochi giorni sará qui Morgante:
A tutti piacque che per lui s’andassi,
E per far presto Baiardo menassi.