24 Così Faburro, e così il buon marchese:
Vedremo un poco come il campo sta,
Diceva Orlando; e ’l partito si prese;
Ognun presto portar l’arme si fa.
Così coperti di piastra6 e d’arnese,
Usciron tutti fuor della città
Quella mattina al cominciare il giorno,
E ’nverso Montalban la via pigliorno.
25 Eran qualche otto leghe7 cavalcati,
Quando a lor si scoperse il padiglione
D’Erminion, dove stavan legati
Berlinghier nostro, e Namo, e Salomone,
E ’l buon Danese, e gli altri sventurati;
E se non fussi che il re Erminione
Sentito avea come Orlando venia,
Tutti impiccare e squartar gli facia.
26 Ma dubitò di quel che gli bisogna,
Dicendo: Se morir facciam costoro,
E’ ne potre’ seguir danno e vergogna,
Ch’Orlando vendicar vorrà poi loro,
E metter ci potrebbe in qualche gogna,8
Che ci darebbe qualche stran martoro:
Se vivi son, qualche buon tratto fare
Si può con essi, e’ prigioni scambiare.
27 Vide tante trabacche e padiglioni,
Destrier coperti d’arme rilucenti,
E sentia trombe sonare e busoni,9
E far pel campo variati strumenti,10
Per Montalban gatti11, grilli e falconi,12
Da combattervi su poi quelle genti;
E disse: Erminion, per Dio, sollecita
Pigliar la terra, e parmi cosa lecita.
28 Meridiana disse al conte Orlando:
Se ti fussi in piacer, caro signore,
Una grazia mi fa ch’io ti domando;
Io vo’ pel mezzo entrar col corridore
Del campo tutto, e venirlo assaltando,
E trapassarlo via con gran furore,
E fare un colpo degno alla mia vita:
Così pregò questa dama gradita.