19 Rinaldo mille volte giurò a Dio,
Che ne farà vendetta qualche volta
Di questo fraudolente iniquo e rio,
Se prima non gli fia la vita tolta;
E poi diceva: Caro cugin mio,
So che tu m’ami, e pertanto m’ascolta:
Io vo’ che tutto il paese rubiamo,
E che di mascalzon vita tegnamo.
20 E se San Pier trovassimo a cammino,
Che sia spogliato, e messo a fil di spada;
E Ricciardetto ancor sia malandrino.
Rispose Astolfo: Perchè stiamo a bada?
Io spoglierò Otton per un quattrino;
Doman si vuol che s’assalti la strada:
Non si rispiarmi parente o compagno,
E poi si parta il bottino e ’l guadagno.
21 Se vi passassi con sua compagnia
Sant’Orsola con l’Agnol Gabriello,
Che annunziò la Vergine Maria,
Che sia spogliato e toltogli il mantello.
Dicea Rinaldo: Per la fede mia,
Che Dio ti ci ha mandato, car fratello,
Troppo mi piaci, e savio or ti conosco:
Parmi mill’anni che noi siam nel bosco.
22 Quivi era Malagigi, e confermava,
Che si dovessi far com’egli ha detto;
Rinaldo gente strana ragunava:
Se sa sbandito ignun, gli dà ricetto;
Gente ch’ognun le forche meritava
A Montalban rimetteva in assetto,
Donava panni, e facea buone spese;
Tanto che assai ne ragunò in un mese.
23 Tutto il paese teneva in paura,
Ogni dì si sentia qualche spavento:
Il tal fu morto in una selva scura,
E tolto venti bisanti, e al tal cento,
Insin presso a Parigi in sulle mura.
Non domandar se Gano era contento,
Acciò che Carlo più s’inanimassi,
Tanto che a campo a Montalbano andassi.