29 Tutto s’accese Rinaldo nel core,
E missesi di subito in assetto
Di sopravveste, d’arme, e corridore,
E disse: Io intendo menar Ricciardetto,
E d’Inghilterra il famoso signore;
Alardo rimarrà qui per rispetto.
Missonsi in punto tutti, e l’altro giorno
Isconosciuti a Parigi n’andorno.
30 E’ solean questi sempre per antico
Dismontare alla casa di Gualtieri,
O ver di Don Simon lor caro amico:
A questa volta trovorno altro ostieri
Fuor di Parigi, ch’era assai mendico:
Quivi smontorno, e missono i destrieri,
Per fuggire ogni tradimento reo;
E l’oste appellato è Bartolommeo.
31 E poi Rinaldo Ricciardetto manda
In piazza, per veder quel che facieno.
Ricciardo aveva a traverso una banda
Alla sua sopravveste e al palafreno,
E in certa parte una gentil grillanda6
Di fior, che quasi il petto gli coprieno;
Di bianco drappo era la sopravvesta,
A nessun mai più non veduta questa.
32 Una grillanda aveva alla testiera,7
Ed una in su la groppa del cavallo
Di varii fior, com’è di primavera;
La coverta è di color tutto giallo:
Vide la giostra che cominciata era,
Nè potè far non entrassi nel ballo;
Il primo ch’egli scontra, in terra ha spinto,
E poi il secondo e ’l terzo e ’l quarto e ’l quinto.
33 Poi si partì, e tornava al fratello,
E disse ciò che al campo aveva fatto:
Rinaldo, ch’era armato come quello,
E ’l duca Astolfo n’andaron di tratto:
E tutto il popol si ferma a vedello,
Perchè parea nell’arme molto adatto.
Ulivieri era già venuto al campo,
E con la lancia menava gran vampo.