44 I tuoi peccati t’hanno pur condotto
Dove tu merti, se tu guardi bene
Alla tua vita; e pagherai lo scotto
Di quel c’hai fatto con affanni e pene.
Astolfo per dolor non facea motto:
Gan di Maganza a Parigi ne viene,
E giunto a Carlo, tutto in volto lieto,
Gli dette Astolfo in sue man di segreto.
45 Questo facea, perchè non abbi aiuto,
Nè per la via scoperto l’ha a persona,
Acciò che non sia tolto o conosciuto;
E dice: O Carlo Mano, alta corona,
Fallo impiccar, chè tu farai il dovuto;
Alla sua vita mai fe cosa buona;
Se tu ragguardi nel tempo passato
Per mille vie le forche ha meritato.
46 Carlo lo fece mettere in prigione,
Per ordinar di farne aspra giustizia.
Mentre che questo ordinava Carlone,
E Gan tutto era acceso di letizia;
Rinaldo, ch’era pien di passione,
Sentia d’Astolfo al cor molta tristizia:
E pensa pur com’e’ possa aiutarlo,
Chè dicea: Carlo Man farà impiccarlo.
47 Orlando appunto a Montalban giugnea,
Quale era stato per molti paesi,
E rivedere il suo cugin volea;
E Ricciardetto e lui truova sospesi:
Rinaldo poi d’Astolfo gli dicea.
Or questo par ch’al conte molto pesi,
Chè in Agrismonte stato era di Buovo,
E non sapea di questo caso nuovo.
48 E accordossi con Rinaldo insieme,
Che non gli fia la vita perdonata;
E Malagigi ha perduta ogni speme,
Però che Carlo un’ostia consecrata
Gli ha messo addosso, chè dell’arte teme
Di Malagigi; e la prigion guardata
In modo avea, che non si può aiutare,
Nè con ingegni o spirti liberare.