33 E Salamone, perch’era sapiente,
Con questi due se n’andò sopra un ponte,
E fevvi i buoi passar subitamente,
E poi si volse con allegra fronte;
A quel che gli sognò disse: Pon mente,
Vedi tutte le lor fattezze pronte
Laggiù nell’acqua? e l’ombra si vedea
Di que’ buoi, che colui sognati avea.
34 Disse colui: E’ paion proprio i buoi
Ch’io vidi. E Salamon rispose il saggio:
Tu che sognasti, to’gli chè son tuoi;
Colui che gli pagò, dè’ aver vantaggio:
Non bisogna sognargli, che son suoi;
Così sta la bilancia di paraggio.
Così dich’io a te, nota, Pagano,
Che ’l mio cavallo arai sognato invano:
35 Se volessi altro dir, del campo piglia:
Questo destrier si sia di chi il guadagna.
Il re Marsilio si fe maraviglia;
Disse: Questo è da bosco e da campagna;5
Non ho nessun qui tra la mia famiglia,
Ch’avessi tanto ardir nè in tutta Spagna,
Quanto ha costui, e mostra esser uom forte;
Poi gli rispose: Oltre, io ti sfido a morte.
36 Rinaldo non istette a parlar troppo;
Le redine girò del palafreno,
Poi ritornava, per dargli d’intoppo;
Facea tremare il ciel, non che ’l terreno,
Perchè Baiardo non pareva zoppo.
Diceva alcun di maraviglia pieno:
Sarebbe questo del cristian concilio,
Che così fiero va a trovar Marsilio?
37 Quando Marsilio vide il cavaliere,
Fra sè diceva: Aiutami, Macone,
Chè poco val qui contro al suo potere
Allegar Trismegisto6 o vuoi Platone.
La lancia abbassa, e pungeva il destriere,
A mezzo il petto di Rinaldo pone:
E benchè ’l colpo fussi ostico e crudo,
Ruppesi in pezzi l’aste nello scudo.